I pastori

Versione per voce e orchestra

Musica: Ildebrando Pizzetti (1880 - 1968)
Testo: Gabriele D'Annunzio: «Laudi», Libro III
Organico: voce, orchestra
Composizione: 1939
Edizione: A. Forlivesi & C., Firenze, 1939
Testo (nota 1)

I Pastori

Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare;
scendono all'Adriatico, selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natìa
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquìo, calpestìo, dolci romori.

Ah perchè non son io co' miei pastori?
(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Eliseo, 5 marzo 1956


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Ultimo aggiornamento 11 novembre 2016