Ifigenia

Tragedia musicale in un atto

Testo del libretto (nota 1)

PARTE PRIMA
CORIFEA E CORO
Viaggiano gli astri in cielo
nel mezzo della notte.
Tace ostinato il vento.
Sirio non sorge ancora
messaggera del giorno.
Tace ostinato il vento.
CORIFEO BARITONO (IL NUNZIO)
Insonne, tormentato,
il Re d'Argo Agamennone
sta nella tenda, solo.
I Greci l'hanno eletto
a capo dell'esercito
che andrà per mare a Troia,
per vendicare l'onta
del rapimento d'Elena:
e già parati in armi
son pronti per salpare.
Ma in secco sono le navi
con le vele morenti
che gli Dei parteggianti
per Elena l'adultera
han reso l'aria immota.
Né spirerà più 'I vento
propizio ai naviganti
sin quando, come l'augure
Calcante ha rivelato,
un'innocente vittima
prescelta dagli Dei
non sia sacrificata
sull'ara da suo padre!
CORO FEMMINILE
Oh sventurato Re! Misero padre!
CORIFEO BARITONO
E' lui, lui, Agamennone,
quel padre che dovrà
sacrificar sull'ara
la figlia Ifigenia.
CORO FEMMINILE
Oh! sventurato Re! Misero padre!
CORIFEO BARITONO
Un tristo inganno ha teso
alla fanciulla ignara
chiamandola alle navi
a celebrar le nozze.
Ormai la casa avita
ha lasciato per sempre
la vergine bellissima.
Clitennestra, la madre,
e il piccolo fratello,
le son compagni in viaggio.
E vesti, e fiori, e doni,
sopra il suo carro porta,
e il cuor le trema in petto
al pensier dello sposo.
CLITENNESTRA
Ai margini del campo siamo giunte,
figliola mia diletta, e qui posiamo.
Lasciate le puledre a pascolare
accanto alla sorgente. E un messo corra
ad avvisare il Re.
Gli dica che qui giunta è la Regina
con la figlia promessa al divo Achille.
IFIGENIA
O madre, io so la fama del Pelide,
ma non lo vidi mai. Potrò piacergli?
CLITENNESTRA
T'attende desioso - così scrisse
nel suo messaggio il padre.
IFIGENIA
Ansia mi preme il petto e mi conturba;
stammi vicina, madre, che ho timore.
CLITENNESTRA
Il canto dell'Imene, e danze e cetre,
e corone di fiori sul tuo capo
discacceranno l'ombra dal tuo cuore.
CORO FEMMINILE
Intrecciamo le danze, o fanciulle; fausto Imenèo!
Ed un canto nuziale in letizia ora s'intoni
per la festa di nozze d'Achille, sposo felice!
E fanciulle coi riccioli ornati gettino fiori
alla pura fanciulla Ifigenia, candida sposa!
Per la vergine d'Argo e l'Eroe, fausto Imenèo!
CORIFEO BARITONO
O Re Agamennone, esci dalla tenda.
AGAMENNONE
Qual uomo soffrì mai più grave angoscia
di questa che m'opprime e stringe il petto?
Qual padre dovrei piangere, e vorrei
ma un tal conforto a un Re non è concesso!
Soltanto all'uomo oscuro è dato piangere
senza vergogna sulle sue sventure.
Che cosa potrò dire a Clitennestra?
Come fissare gli occhi suoi di madre?
Come darle ragione della frode
che qui chiamò la figlia al sacrificio?
Io stesso condurrò mia figlia all'ara;
ma per sposarla all'Orco di sotterra!
Che cosa potrò dire alla figliola?
Come fissare gli occhi dell'agnello?
Con quale orror vedrà questa mia mano
alzata sopra lei per darle morte?
La sorte che m'ha fatto Re mi vieta
d'essere umano, di sentirmi umano.
Al volgo che governo e a me s'inchina
devo obbedire. Io, Re, non son che un servo
CORIFEO TENORE, CORIFEO BARITONO E CORO MASCHILE
O Re Agamennone, esci
dalla tua tenda, e guarda!
Anche una volta il sole sorge rosso
in un aëre paurosamente
immoto e greve. L'ira degli Dei
è sopra noi! Gli Dei
vogliono il sacrificio!
Rompi gli indugi, o Re. Fa' quel che devi!
AGAMENNONE
Sole nefasto, che di luce inondi
il mondo, me soltanto
fai profondar nel buio!
CORO FEMMINILE
Intrecciamo le danze, o fanciulle;
fausto Imenèo!
CLITENNESTRA
Togliete dal carro i doni di nozze,
con cura trasferiteli alla tenda.
E voi tenete i puledri alle briglie,
che non s'adombrino.
CORO FEMMINILE
Ed un canto nuziale in letizia ora s'intoni,
per la festa di nozze d'Achille sposo felice.
CLITENNESTRA
E tu, figliola, vieni, e vesti il bianco peplo di fidanzata.
CORO FEMMINILE
E fanciulle coi riccioli ornati gettino fiori
alla pura fanciulla Ifigenia, candida sposa.
CLITENNESTRA
Piccolo Oreste mio, discaccia il sonno,
apri gli occhi felici a questo giorno!
Tua sorella va sposa ad un eroe:
cognato diverrai del grande Achille!
CORO FEMMINILE
Per la vergine e l'Eroe, fausto Imenèo!
CORIFEO TENORE E CORIFEO BARITONO
Salute al Re Agamennone!
Salute al nostro capo!
CLITENNESTRA
Ecco tuo padre...
IFIGENIA
Oh, madre
lascia ch'io corra a stringermi al suo petto.
CLITENNESTRA
Va, va, che sei di lui la prediletta.
IFIGENIA
Oh, padre, io ti rivedo e son felice!
Pur da lontano tu m'avevi in cuore,
combinando le nozze qui nel campo.
AGAMENNONE
Figlia mia dolce...
IFIGENIA
Padre,
perché i tuoi occhi son sì scuri e tristi?
AGAMENNONE
Il Capo d'un esercito è gravato di cure insonni...
IFIGENIA
Scaccia ogni pensiero,
e fammi festa. Piangi? Ma perché?
AGAMENNONE
La pena del distacco.
Io partirò sul mare, e te, lontana,
non vedrò più.
IFIGENIA
Tanto lontano, andrai?
AGAMENNONE
Lontano andremo entrambi!
CLITENNESTRA
Maledetta la guerra e maledetto
il tradimento d'Elena di Sparta!
IFIGENIA
Andrò per nave anch'io, con mio marito
AGAMENNONE
Sopra una barca, sì, ma sola.
IFIGENIA
Sola?
Troppo mi parli oscuro.
AGAMENNONE
Oh, figlia, figlia!
Lievi capelli, gote delicate,
grembo innocente, quanto a voi funesta
fu la bellezza d'Elena di Sparta!
CLITENNESTRA
Che celi in cuore, o sposo?
AGAMENNONE
Ifigenia,
ripara nella tenda, che lo sguardo
protervo dei soldati non t'offenda.
Non chieder altro. Va, piccola cara.
CLITENNESTRA
Ecco, siam soli. Parla. Mi sgomenti.
Io non ti vidi mai così turbato.
AGAMENNONE
Son sul punto di perdere la figlia!...
CLITENNESTRA
Io son la madre, e più d'un padre soffro.
AGAMENNONE
Non puoi provare tu quello ch'io provo.
CLITENNESTRA
Son io che l'ho allattata ed allevata.
AGAMENNONE
Essa delle mie figlie mi fu sempre
e m'è la più diletta!
CLITENNESTRA
E quando si faranno, queste nozze?
AGAMENNONE
Pensarci ora non devi. Ma obbedisci
a un mio comando.
CLITENNESTRA
Dimmi; obbedirò.
AGAMENNONE
Ritorna a casa.
CLITENNESTRA
A casa? E perché mai?
AGAMENNONE
Ritorna all'altre figlie che lasciasti.
CLITENNESTRA
Nella casa son ben custodite.
AGAMENNONE
Non chiedermi perché ma torna a casa.
CLITENNESTRA
Spetta alla madre alzare nel corteo
la fiaccola nuziale!
AGAMENNONE
Non degna di regina, questa festa.
Sarà una cerimonia di soldati,
grevi di vino e d'armi strepitanti,
festa di guerra...
CLITENNESTRA
Tu vuoi ingannarmi !
Hai nella mente cose che non dici
e ch'io devo sapere. Parla chiaro!
AGAMENNONE
Altro non ho da dirti. Torna ad Argo.
CLITENNESTRA
E' mio dovere accompagnar la figlia;
sia pure tra soldati avvinazzati...
AGAMENNONE
Quel che potevo dirti ho detto. Va!

PARTE SECONDA
CORO MASCHILE
Saggiate il taglio acuto
della lancia mortale,
saggiate l'arco e il dardo
dallo scatto fatale.
Si rompan gli indugi!
Si salpi sulle navi!
Dal mare giungeremo,
onda di lance e spade,
a diroccar le mura
dell'orgogliosa Troia.
Vedrem fuggir tremando
i nemici sgomenti:
vedrem le donne frigie
gementi ai nostri piedi.
Vittoria e gloria all'Ellade!
CLITENNESTRA
Fermati, Achille, aspetta...
ACHILLE
Clitennestra?...
E che fa qui, fra questa gente in armi,
la basilissa d'Argo?
CLITENNESTRA
Clitennestra
è la Regina, sì, ma è pur la madre
d'Ifigenia promessa alle tue nozze.
ACHILLE
Di che nozze vaneggi? Clitennestra,
apri gli occhi! Di guerra qui si tratta!
Qui ci sono mani pronte a dare morte,
non a condurre giovanette al talamo.
CLITENNESTRA
Ohimè, ch'io non comprendo...
Hai tu scordato
che Agamennone ha fatto qui venire
Ifigenia per dartela in isposa?
ACHILLE
Chi potè dirti questo?
Agamennone sa la cruda sorte
serbata dagli Dei alla tua figlia!
CLITENNESTRA
Qual sorte? Ti scongiuro... Parla chiaro!
ACHILLE
A consacrar la Grecia alla vittoria
Agamennone stesso ha pronto il ferro
per immolare Ifigenia sull'ara.,.
CLITENNESTRA
No!... No!... Figliola mia! O figlia, figlia!
E tu, l'invitto eroe, l'eroe che tutta
la Grecia ammira e onora;
non senti tu vergogna di lasciare
che sia compiuto il sacrificio orrendo?
A che sei uomo? A che sei forte?
ACHILLE
Vano
volersi opporre a ciò ch'è decretato...
CORO MASCHILE
Vedrem fuggir tremando
i nemici sgomenti:
vedrem le donne frigie
gementi ai nostri piedi...
ACHILLE
Ascolta... Odi le grida dei soldati?
Tutti d'un sol volere, è dispietati!
Compiangerti potrò, non darti aiuto.
CLITENNESTRA
Figlia innocente! Figlia condannata,
che il canto nuziale
udrai mutarsi in funebre lamento!
Figlia innocente! Figlia sventurata,
che non vedrai mai più
lo splendore del sole sulla terra!
CLITENNESTRA
Agamennone... No! Non t'accostare!
Mi fai orrore! Vedo la tua veste
già chiazzata di sangue.
AGAMENNONE
Clitennestra,
giunto è il momento. Chiama Ifigenia...
CLITENNESTRA
No! Mai ti condurrò la nostra figlia condannata da te...
AGAMENNONE
No, non da me,
ma dagli Dei per voce di Calcante.
CLITENNESTRA
Calcante non è un Dio, non è che un uomo
della perversa razza dei profeti.
AGAMENNONE
Ma il voler degli Ellèni è pur lo stesso.
CLITENNESTRA
E se gli Ellèni bramano una vittima,
sia la figliola d'Elena di Sparta
a scontar le colpe della madre!
AGAMENNONE
La scelta è degli Dei. Tutto è deciso.
CLITENNESTRA
Ascolta, o Re, la madre di tua figlia...
Senza vergogna, qui, dinanzi a tutti,
crollo in ginocchio, e le ginocchia abbraccio,
supplice donna, del mio sposo e Re.
Buona moglie per te son sempre stata,
e laboriosa sempre nella casa...
A chi ti chiederà
ragione dello scempio, che dirai?
Che col sangue innocente del tuo sangue
pagato hai la vergogna d'un'adultera
che abbandonò la casa e il letto sacro?
Che preghiere farai, quali fortune
invocherai, compiendo il rito infame?
Come potrai guardare gli altri figli?
se tu, fra loro, come tra giovenchi,
scegliesti il capo da scannar sull'ara?
AGAMENNONE
Non colpirmi più a fondo,
che il gran dolore mi dilania il petto.
Chiuso nel bronzo, il cuore d'un guerriero
dev'essere di bronzo.
Guardati intorno! Un acceso furore
squassa le truppe ansiose di partire.
Se non si compie il sacrificio imposto,
saremo uccisi, e noi e i nostri figli.
L'Ellade intera mi costringe al passo;
la pietà più non vale, il pianto è vano.
CLITENNESTRA
Belve crudeli, scatenate, cieche,
quali vittorie avrete voi, macchiati
del sangue d'una vittima innocente?
Che il mare vi sommerga e v'inghiottisca!
CORO MASCHILE
Vogliam che sia compiuto il sacrificio!
Si plachino gli Dei.
CLITENNESTRA
Non son più che guerrieri... Come belve...
Sordi al dolore umano, ebri di strage...
Ma tu, tu, Re Agamennone,
ascoltami! Io ti dico
che il pianto delle vittime innocenti
trapassa l'aria e sale sino al cielo.
Maledetto sia tu, duce di guerra!
E tremi l'assassino al suo ritorno!
CORO FEMMINILE
Figlia innocente! Figlia sventurata
che il canto nuziale
odi mutarsi in funebre lamento...
CORO MASCHILE
Eccola... Ifigenia... Ecco la vittima...
CLITENNESTRA
Figliola mia, piccola mia... Tuo padre...
Tuo padre t'abbandona e ti conduce
arra alla guerra!
IFIGENIA
O povera,
povera madre, che posso più fare?
Padre, quali parole posso dirti
che ti commuovan più delle mie lacrime?
Padre, non darmi morte innanzi tempo!
Come ogni altra fanciulla, io attendevo,
trepida e ansiosa, il dì delle mie nozze.
Perché mi togli, insieme con la vita,
la gioia ed il dolore a me serbati?
Perché mi togli il tempo dei figlioli,
la loro voce, e i giuochi e il loro riso?
Ahimè, che cosa ho fatto? Padre, padre,
risparmiami la vita, se lo puoi;
lasciami ancora in piccol spazio quieta
a respirar la luce sulla terra...
AGAMENNONE
Non chieder più, dolce bambina mia...
Ormai, tutto è deciso...
IFIGENIA
Tutto... Padre,
rivolgi a me 'l tuo sguardo, dammi tu
la forza che mi manca...
AGAMENNONE
Salverai
le case degli Atridi, e sarai sempre
vivente nel ricordo degli Ellèni,
orgoglio e vanto della nostra gente.
CORO FEMMINILE
Taccion la cetra e il flauto e la zampogna.
I fiori che cogliesti nel giardino
della tua casa in Argo, son bagnati
del pianto tuo, fanciulla sventurata.
Lascia la veste candida di sposa
e vesti i panni dell'agnello mite.
Taccion la cetra e il flauto e la zampogna.
E tace il mare, il cielo s'è velato...
Taccion le pietre gèlide d'orrore.
CORIFEA
Soltanto Clitennestra ulula e geme,
chiamandoti e battendo a pugni
chiusi la terra ostile.
IFIGENIA
Madre,
Viemmi più presso, ch'io possa toccarti.
Son tanto sola... e dammi ancora un bacio.
Non indossare il lutto, e non l'indossino,
le giovani sorelle e 'l fratellino.
Per la figlia che perdi acquisterà
la nostra casa gloria imperitura.
Il sacrificio non andrà perduto
se per esso sarà salva la patria,
se giovani fanciulle e spose e madri
non dovranno soffrire nel futuro
lo strazio che ora tocca a noi soffrire.
Forse esse, risparmiate dalle guerre,
vivran la vita in pace...
CLITENNESTRA
O figlia mia
che il padre non difese...
IFIGENIA
Non odiarlo
Non può arginare un uomo solo il mare
che sale dagli abissi...
Ora il dovere
si compia, sino in fondo...
CORO MASCHILE
All'ara! Al sacrificio!
Si plachino gli Dei...
CLITENNESTRA
Verrò con te!
Voglio morir con te!
IFIGENIA
Madre, tu no!
CORO MASCHILE
Non più s'indugi. Basta!
Sia trascinata all'ara.
CLITENNESTRA
Oh, figlia, figlia mia,
perché, perché la terra qui non s'apre?
CORIFEA
S'apra la terra a soffocar nel buio
lo strazio delle madri
che partoriscon figli per la guerra,
per riscattar con sangue e lutti e lacrime
colpe che non commisero e non sanno.
IFIGENIA
Addio mie quete stanze
e focolare e fuso;
addio telaio e lieti aerei canti,
e pensieri segreti e dolci sogni
d'una casa futura e d'uno sposo.
Addio mattine chiare e campi e valli,
nevosi monti e fiori a primavera
rose e giacinti degni d'esser còlti
dalle madri divine delle Dee.
Addio giuochi infantili e danze alate,
e corse a gara e risa spensierate,
e belle vesti bianche e bei calzari
di molle cuoio con le fibbie d'oro.
Addio per sempre, che 'l mio lungo viaggio
sarà senza ritorno.
Ellade sacra,
perché 'l tuo caro nome
deve aver suono oggi per me di morte?
Ecco là il padre che m'attende all'ara...
Indietro volge il capo, non mi guarda,
qualcosa orrenda ha visto sopra me?
Che vuole non vedere?
CORIFEO BARITONO E CORO MASCHILE
Per l'onore e la gloria della patria
si compia il sacro rito.
IFIGENIA
Onore... Gloria... Patria....
Forse son troppo stanca, non comprendo...
Ohimè, ch'è tardi. No,
non voglio chiuder gli occhi
nel buio della notte!
Luce del giorno, luce della vita,
splendente luce, luce amata, addio!
CORO MASCHILE
Alle navi, alle navi!
Si tendano le vele,
si salpi verso Troia,
per la gloria dell'Ellade!
CLITENNESTRA
Oh, figlia, figlia mia!
CORO FEMMINILE
Povera figlia!

EPILOGO

VOCE RECITANTE
E son passati secoli, e millenni,
e l'ara della guerra ancora gronda
sangue innocente; e ancora, e ancora e sempre
cupidigie e violenza son cagione
di rovine e di stragi e lutti e lacrime.
Perché, perché, Signore, lo permetti?
E insino a quando? Se guardi soltanto
ai peccati e alle colpe, chi degli uomini
potrà più sostenersi?
CORO
Perché?
Pourquoi?
Porque?
Warum?
Why?
Quare?
Si iniquitates observaveris, Domine,
Domine, quis substinebit?
Ne irascaris, Domine.
Dona nobis pacem.
(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di Via della Conciliazione, 7 marzo 1971


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Ultimo aggiornamento 19 agosto 2016