La tempesta
Lied per voce e pianoforte
Musica: Modest Musorgskij (1839 - 1881)
Testo: A. Kol'tsov
- Non troppo vivo, enegico (do diesis minore)
Organico: voce, pianoforte
Composizione: San Pietroburgo, 28 marzo 1864
Edizione: Bessel, San Pietroburgo, 1911
Dedica: V. A. Loginov
Canzone per baritono o basso, con accompagnamento di
pianoforte. Composta il 28 marzo 1864 a Pietroburgo su testo
di Colzov. Dedicata a Viaceslav A. Loghinoff. 1" edizione 1911, Bessel.
Il manoscritto si trova a Parigi. Recentemente strumentata da Labinsky.
Nella prima metà del secolo XIX i compositori delle
canzoni alla russa » (come Warlannoff, ecc.) riempivano le
loro liriche con tutti gli esistenti motivi e con la
tonalità che trovavano nel folklore. Mussorgsky invece
pensò di creare un nuovo tipo di canzone ispirato alla
stessa fonte, ma molto più ricco, complesso e personale.
Dopo le canzoni, Ove
sei, piccola stella e Son
ricco di palazzi e giardini questa sua tendenza si
sviluppa ancor più in Ululano
i venti, che nella stessa forma, ma perfezionata,
ritroveremo nella scena della foresta di Boris Godunoff. La
somiglianzà tra questi due sviluppi tematici è
grande e se ne fa menzione per sottolineare come l'idea di uno stile
nazionale
accompagnò costantemente l'autore per tutta la sua vita.
Boris Christoff
I venti passano ululando,
oscuri nembi corrono in cielo
Come i flutti di un mare in tempesta,
i nembi corrono in cielo.
Nulla, non un raggio di sole,
Un solo raggio di sole!
Nulla, non un raggio di luce,
La luce è morta,
Il sole ha perso il suo vigore,
Non c'è più sole, non c'è
più luce.
Ma nelle tenebre, in fondo al buio,
Regna la notte, l'impenetrabile notte.
I venti passano ululando,
Nel cielo corrono i nembi
Come i flutti di un mare in tempesta!
Avanzano tenebrosi!
(1)
Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 6 marzo 1973
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Ultimo aggiornamento 17 ottobre 2013