La Sonata K. 305 per violino e pianoforte è inclusa nel gruppo delle sei Sonate composte nel 1778 "pour clavecin ou forte-piano avec accompagnement d'un violon" in cui si rivela la particolare freschezza inventiva del compositore, ormai perfettamente padrone di questa forma musicale dedicata all'incontro e alla fusione fra due strumenti così ricchi ed espressivi nel loro linguaggio armonico. Durante il soggiorno a Mannheim Mozart prese conoscenza dei duetti per violino e pianoforte del maestro alla corte di Dresda, Johann Schuster (1748-1812) e li trovò interessanti, tanto da scrivere alla sorella Nannerl di avere intenzione di comporre un tipo di musica adatta a valorizzare le qualità del violino e del pianoforte, nel rispetto delle caratteristiche tecniche dell'uno e dell'altro strumento. Nacque così tra l'altro la Sonata K. 305 costituita di soli due tempi e improntata ad una festosa allegrezza giovanile, che, a detta di alcuni esegeti mozartiani, rispecchierebbe il nascente idillio amoroso tra il giovane Mozart e Aloysia Weber.
L'Allegro di molto si apre con un tema brillante e gioioso, ripetuto due volte; subentra poi un secondo tema esposto dal pianoforte e poi ripreso alternativamente dai due strumenti in una combinazione ritmica in tempo di 6/8. Sia il violino che il pianoforte hanno la stessa importanza e non manca qualche breve sortita solistica sia del primo che del secondo strumento. Nell''Andante grazioso, comprendente sei variazioni di purissima eleganza inventiva, Mozart riesce a toccare effetti di piacevole gusto musicale, nell'ambito di quello stile concertante che gli era congeniale. La prima variazione è indicata dal pianoforte, mentre la seconda tocca al violino; quindi il disegno tematico viene affidato ai due esecutori che si alternano nella esposizione della quarta e della quinta variazione. Un rapido movimento allegro conclude felicemente e con leggerezza la Sonata K. 305, dove il violino e il pianoforte hanno un ruolo uguale e distinto, secondo quell'unità di concezione artistica che appartiene alla versatilità creatrice di Mozart.