An die Einsamkeit (Alla solitudine), K1 391 (K6 340b)

Lied in si bemolle maggiore per voce e pianoforte

Musica: Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791)
Testo: Johann Timotheus Hermes Organico: voce, pianoforte
Composizione: Salisburgo, gennaio - agosto 1780
Edizione: Breitkopf & Härtel, Lipsia 1799
Testo (nota 1)

SEI DU MEIN TROST SII LA MIA CONSOLAZIONE
Sei Du mein Trost, verschwiegene Traurigkeit.
Ich flehe zu Dir mit so viel Wunden,
Nie klag ich Glücklichen mein Leid
So schweigt ein Kranker bei Gesunden.
Sii la mia consolazione, segreta tristezza
t'imploro coperto di ferite
mai confesserò il mio dolore a chi è flelice;
così tace un malato con chi è sano,
Oh Einsamkeit, wie sanft erquickst Du mich
Wenn meine Kräfte früh ermatten
Mit heisser Sehnsucht such ich Dich
So sucht ein Wanderer matt den Schatten.
Oh, solitudine, come dolcemente mi ristori,
quando le mie forze vengon meno
ti cerco con ardente nostalgia
come uno stanco viandante cerca l'ombra.
O dass Dein Reiz, gelichte Einsamkeit,
Mir oft das Bild des Grabes brächte,
So lockt des Abends Dunkelheit
Zur tiefen Ruhe schöner Nächte.
Oh, se il tuo fascino, amata solitudine,
mi evocasse l'immagine della tomba:
come il buio della sera invita
al profondo riposo di belle notti.

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 23 novembre 1967


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Ultimo aggiornamento 11 giugno 2019