Con ogni probabilità risalente al 1770, la Sinfonia KV 95 (73n)
allinea quattro movimenti; in luogo del suono scuro e pastoso dei
corni, la partitura richiede lo squillo brillante delle trombe. Nell'Allegro iniziale,
in forma di sonata senza ritornelli, il secondo gruppo tematico
è affidato ai soli violini e viole; la sezione di sviluppo,
di carattere riespositivo e consistente in una serie di progressioni,
si fonda interamente sul primo gruppo tematico, che perciò
non ricompare in occasione della ripresa: l'attacco della
ricapitolazione coincide con la coda della transizione tra il primo e
il secondo tema. Dopo il ritorno del secondo gruppo tematico, la chiusa
cadenzale si arresta inopinatamente su una cadenza sospesa e su una
fermata che non chiudono il movimento ma ne incatenano l'epilogo
all'attacco dell'Andante
successivo. Qui i due oboi sono sostituiti da altrettanti flauti
(all'epoca era prassi normale la versatilità degli
strumentisti, in particolare nell'ambito dei fiati), a conferire una
vaporosa sfumatura timbrica all'innocente effusione lirica del
movimento. Dopo il vigoroso Menuetto,
l'Allegro
finale prospetta uno schema formale analogo a quello del tempo
d'apertura, con sviluppo riespositivo basato sul primo gruppo tematico
e conseguente ripresa incompleta, avviata dalla coda della transizione
tra il primo e il secondo tema.
Cesare Fertonani