Di questa sinfonia Mozart scrisse solo il primo tempo, mentre gli altri due sono di Michael Haydn, fratello del più famoso Franz Joseph. Costui aveva composto una sinfonia incompleta nella primavera del 1783, in occasione della cerimonia di insediamento del nuovo abate del monastero di Michaelbeurn e si era rivolto a Mozart perché scrivesse un Andante sostenuto come preludio della stessa sinfonia: Mozart accolse l'invito ed elaborò un Adagio maestoso nell'autunno del 1783, ma non si sa con precisione se a Linz o a Vienna. Il tempo si apre con un efficace unisono dell'orchestra, dominata in gran parte dagli archi; segue una risposta dei primi violini, che, dopo una brusca modulazione, ripropongono il tema su accompagnamento dei secondi violini e delle viole. Il discorso si infittisce e si sviluppa in una serie di imitazioni, fino ad arrestarsi su un accordo di settina diminuita, tra sonorità sfumate che sfociano nell'Allegro con spirito, appartenente ad Haydn. Un clima di delicata sospensione psicologica si avverte nell'Andante sostenuto, cui fa da contrasto un vivace e brillante tempo Allegro, secondo le norme della più consolidata tradizione. È chiaro che senza la firma di Mozart, almeno nel tempo iniziale, questa sinfonia improntata ad elegante musicalità non avrebbe richiamato l'interesse e la curiosità dei musicologi e dei direttori d'orchestra.