Per pietà non ricercate, K 420
Aria in mi bemolle maggiore per tenore ed orchestraMusica: Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791)
Testo: autore ignoto
- Andante (mi bemolle maggiore). Allegro assai. Andante
Composizione: Vienna, 21 giugno 1783
Prima esecuzione: Vienna, Burgtheater, 30 giugno 1783
Aria sostitutiva per l'opera "Il curioso indiscreto" di Pasquale Anfossi
L'Aria K 420, nata a Vienna il 21 giugno 1783, è l'ultima delle tre pagine «sostitutive» composte per l'Opera di P. Anfossi «Il curioso indiscreto». Mozart la destinò al tenore Adamberger, il cantante che l'anno precedente aveva interpretato il ruolo di Belmonte nella «Entführung aus dem Serail» K 384. Più «naturale» come carattere e tessitura rispetto alle compagne K 418 e K 419, l'Aria-rondò K 420 evoca - come notano i Massin - il futuro ruolo del conte di Almaviva delle «Nozze di Figaro». Adamberger, indispettito dalle insinuazioni dei «nemici», non esegui l'Aria proposta da Mozart nella rappresentazione del 30 giugno, per dimostrare che il suo talento non necessitava di pagine appositamente confezionate per la sua voce; cantò esclusivamente le arie originali di Anfossi, arie che, secondo Mozart, «non piacquero affatto, e non poteva che essere cosi».
Per pietà, non ricercate
Per pietà, non ricercate
La cagion del mio tormento,
Sì crudele in me lo sento,
Che neppur lo so spiegar!
Vo pensando . . . ma poi come? . . .
Per uscir . . . ma che mi giova
Di far questa o quella prova,
Se non trovo in che sperar?
Ah, tra l'ire e tra gli sdegni
Della mia funesta sorte,
Chiamo solo, oh Dio, la morte,
Che mi venga a consolar!
(1) Amedeo Poggi e Edgar Vallora - Mozart. Signori il catalogo è questo! - Giulio Einaudi editore, Torino, 1991
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Ultimo aggiornamento 28 febbraio 2023