La finta giardiniera
Opera buffa in tre atti, K 196
Musica: Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791)
Libretto: Giuseppe Petrosellini (su un soggetto di Ranieri de' Calzabigi)
Ruoli:
- Arminda,
gentildonna milanese, amante del cavalier
Ramiro e ora promessa sposa al contino Belfiore (soprano)
- il
cavalier Ramiro, amante di Arminda e da lei
abbandonato (soprano)
- la
marchesa Violante, amante del contino Belfiore,
creduta morta, sotto le finte spoglie di Sandrina a servizio nel
giardino del podestà (soprano)
- il
contino Belfiore, amante prima di Violante e ora
di Arminda (tenore)
- Serpetta,
cameriera del podestà e di lui
innamorata (soprano)
- Don
Anchise, podestà di Lagonero,
innamorato di Sandrina (tenore)
- Roberto,
servitore della marchesa, sotto le finte
spoglie di un suo cugino giardiniere di nome Nardo, innamorato non
corrisposto
di Serpetta (basso)
Organico: 2 flauti, 2 oboi, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, archi
Per i recitativi: clavicembalo e violoncello
Composizione: Salisburgo - Monaco, Settembre 1774 - Gennaio 1775
Prima rappresentazione: Monaco, Teatro di Corte, 13 Gennaio 1775
Edizione: Breitkopf & Härtel, Lipsia 1795
Sinossi
Primo atto
Atto primo. Nello scenario
idillico del giardino del podestà, l'amore regna
nel cuore di tutti i personaggi, che tuttavia vi reagiscono in modi
diversi. Il podestà è innamorato della
'finta giardiniera' (Violante, sotto il falso nome
di Sandrina); Ramiro ama invece invano Arminda, mentre
Violante-Sandrina sta cercando in incognito, insieme al servitore
Roberto (noto come Nardo), il contino Belfiore che un anno prima
l'aveva pugnalata e abbandonata, credendola morta. Anche
Nardo è innamorato (di Serpetta, che però mira
alla mano del podestà). Completa il quadro
l'amante di Arminda, che si rivela essere proprio il contino
Belfiore. Sconvolta dalla notizia, Violante-Sandrina sviene: Belfiore,
che pure l'ha riconosciuta, nega di averla mai incontrata e
l'atto finisce nella confusione totale.
Atto
secondo. Nella casa del podestà, Arminda
esprime il suo amore per Belfiore, mentre Nardo corteggia Serpetta.
Sandrina e Belfiore si incontrano, e la ragazza racconta al contino la
sua finta morte. Giunge allora Ramiro, con un ordine
d'arresto a carico di Belfiore per l'assassinio di
Violante: il cavaliere spera infatti di rendere disponibile Arminda
eliminando il rivale. Sandrina lo difende, svelando la sua vera
identità nello stupore generale. Poco dopo la ragazza viene
però abbandonata dalla gelosa Arminda in un bosco oscuro:
appena appresa la notizia, gli uomini si precipitano al soccorso. Solo
grazie alla lampada portata da Ramiro sarà possibile
rintracciarla, mentre la presenza di un gran numero di personaggi in
una buia caverna genera equivoci a non finire.
Atto terzo.
Il podestà è ormai incredulo davanti
all'accaduto, mentre Arminda insiste nei suoi propositi
matrimoniali. La scena ritorna nel giardino, dove Belfiore e Sandrina,
risvegliatisi dal sonno, giurano di non lasciarsi mai più. A
quel punto Ramiro e Arminda rinnovano il loro legame, mentre Serpetta
si consolerà con Nardo.
Struttura musicale
- Ouverture
- Allegro (re maggiore). Andantino grazioso (la maggiore) per archi.
Allegro (re maggiore) - 2 oboi, 2 corni, archi
Atto I:
Scena I:
- Che
lieto giorno, Che contentezza - Quintetto (Sandrina,
Serpetta, Ramiro, Podestà, Nardo - Allegro moderato (re
maggiore) - 2 oboi, 2 corni, archi
Viva il
buon gusto - Recitativo (Podestà, Ramiro,
Serpetta, Nardo, Sandrina)
- De
l'augellin sen fugge - Aria (Ramiro) - Allegro (fa
maggiore) - archi
Scena II:
- Presto,
Nardo, Serpetta andate - Recitativo (Podestà,
Serpetta, Nardo, Sandrina)
- a. Dentro
il mio petto - Aria (Podestà) - Allegro
maestoso (re maggiore) - flauto, 2 oboi, 2 fagotti,
2 corni, 2 trombe,
timpani, archi
b. Ma
oh Dio, che all'improviso - Aria
(Podestà) - Presto (re maggiore) - 2 oboi, 2 fagotti, 2
corni,
2 trombe, timpani, archi
Scena III:
- Della
nemica sorte - Recitativo (Sandrina, Nardo)
Scena IV:
- Gl'uomini
s'han d'amar - Recitativo (Ramiro, Nardo, Sandrina)
- Noi
donne poverine - Aria (Sandrina) - Grazioso (si bemolle
maggiore). Allegro - archi
- Sarei
felice appieno - Recitativo (Ramiro)
Scena V:
- Io per
me non capisco - Recitativo (Nardo)
- A forza
di martelli, di martelli - Aria (Nardo) - Allegro (sol
maggiore) - 2 corni, archi
Scena VI:
- Mia
cara nipotina - Recitativo (Podestà, Arminda,
Serpetta)
Scena VII:
- Che
beltà, che leggiadria - Aria (Contino) -
Andante maestoso (mi bemolle maggiore) - 2 oboi, 2 corni, archi
- Sposa,
Arminda, moi sole - Recitativo (Contino, Arminda,
Podestà, Serpetta)
- Si
promette facilmente - Aria (Arminda) - Allegro (la
maggiore) - archi
Scena VIII:
- Che
dite, signor Conte - Recitativo (Podestà,
Contino)
- Da
scirocco a Tramontana - Aria (Contino) - Andante maestoso
(do maggiore). Allegro - 2 oboi, 2 corni, 2 trombe, archi
- Evviva
i consoli Romani Scipione - Recitativo (Podestà)
Scena IX:
- In
questa casa non si può più stare -
Recitativo (Serpetta)
- a. Un
marito oh Dio! vorrei - Cavatina (Serpetta) - Grazioso (fa
maggiore) - archi
- Come in
questa canzone - Recitativo (Nardo)
- b. Un
marito oh Dio! vorrei - Cavatina (Nardo) - Grazioso (fa
maggiore) - archi
- Bravo,
signor buffone - Recitativo (Serpetta, Nardo)
- Appena
mi vedon Chi cade, chi sviene - Aria (Serpetta) - Allegro
(la maggiore). Andante - archi
Scena X:
- Geme la
tortorella - Cavatina (Sandrina) - Andantino (do maggiore)
- archi
- Io son
la tortorella - Recitativo (Sandrina, Arminda)
Scena XI:
- Vi son
io - Recitativo (Contino, Arminda)
- a. Numi!
Che incanto è questo - Finale (Contino,
Sandrina) - Allegro (do maggiore). Andante - archi
b. Ecco
il liquor,
prendete - Finale (Arminda, Ramiro, Sandrina, Contino) -
Allegro (do
maggiore)
2 oboi, 2 corni, archi
c. Che
silenzio! - Finale
(Podestà, Sandrina, Ramino, Contino, Arminda) - Adagio ma
non molto
(mi bemolle maggiore) - 2 oboi, 2 corni, archi
d. Che
tratto è questo - Finale (Podestà,
Serpetta, Nardo) -
Allegro (re
maggiore). Maestoso
(sol maggiore). Allegro - 2 oboi, 2 corni, archi
e Ma
voi che pretendete - Finale. Settimino (Sandrina,
Contino,
Serpetta, Podestà, Nardo,
Arminda, Ramiro) - Allegro (sol
mamaggiore - la maggiore) - 2 oboi, 2 corni, archi
Atto II:
Scena I:
- Non
fuggirmi spietata - Recitativo (Ramiro, Arminda)
Scena II:
- Ah che
son disperato! - Recitativo (Contino, Arminda)
- Vorrei
punirti indegno - Aria (Arminda) - Allegro agitato (sol
minore) - 2 oboi, 2 fagotti, 4 corni, archi
Scena III:
- Ah
costei non è donna - Recitativo (Contino,
Serpetta)
Scena IV:
- Quanto
lo compatisco - Recitativo (Serpetta, Nardo)
- Con un
vezzo all'Italiana - Aria (Nardo) - Andantino grazioso (la
maggiore). Andante. Allegretto - archi
- Costui
mi dà piacere - Recitativo (Serpetta)
Scena V:
- Che
strano caso è il mio! - Recitativo (Sandrina,
Contino)
- Care
pupille belle - Aria (Contino) - Andante (fa maggiore).
Allegro - 2 flauti, 2 corni, archi
Scena VI:
- Va
Conte disgraziato - Recitativo (Podestà,
Sandrina)
- Una
voce sento al core - Aria (Sandrina) - Grazioso (la
maggiore). Andante con moto - archi
Scena VII:
- Ah che
son stato un sciocco - Recitativo (Podestà,
Arminda, Ramiro)
- Una
Damina, una nipote, - Aria (Podestà) - Allegro
(sol maggiore) - 2 oboi, 2 corni, archi
Scena VIII:
- Sappi
Arminda ben mio - Recitativo (Arminda, Ramiro)
Scena IX:
- Eppur
dalla costanza - Recitativo (Ramiro)
- Dolce
d'amor compagna speranza - Aria (Ramiro) - Larghetto (si
bemolle maggiore) - 2 fagotti, archi
Scena X:
- Credimi
nipotina - Recitativo (Podestà, Arminda,
Serpetta, Contino)
Scena XI:
- Io lo
difendo - Recitativo (Sandrina, Contino, Arminda,
Podestà)
Scena XII:
- a. Ah non
partir... m'ascolta - Recitativo (Contino)
- Andante. Allegro. Adagio. Allegro risoluto. Adagio
2 oboi, 2 corni,
archi
b. Già
divento freddo - Aria (Contino) - Adagio (mi
bemolle maggiore). Tempo di Menuetto - archi
Scena XIII:
- Oh
poveretto me! - Recitativo (Nardo, Podestà,
Ramiro, Serpetta)
Scena XIV:
- Va pur,
ma questa volta - Recitativo (Serpetta, Nardo)
- Chi
vuol godere il mondo - Aria (Serpetta) - Andantino
grazioso (sol maggiore). Allegro - archi
Scena XV:
- Crudeli,
oh Dio, fermate - Aria (Sandrina) - Allegro agitato (do
minore) - 2 oboi, 2 fagotti, 2 corni, archi
- Ah dal
pianto - Cavatina (Sandrina) - Allegro agitato (la
minore). Andante. Allegro. Presto - oboe, fagotto, archi
Scena XVI:
- Fra
quest' ombre - Settimino (Sandrina, Serpetta, Arminda,
Ramito, Contino, Podestà, Nardo) - Andante sostenuto (mi
bemolle maggiore). Allegretto (sol
maggiore). Allegro (do maggiore). Andantino (sol maggiore). Allegro (do
maggiore) - 2 flauti, 2 corni, archi
Atto III:
Scena I:
- Sentimi
Nardo mio - Recitativo (Serpetta, Nardo)
Scena II:
- Dovrò
dunque languire - Recitativo (Nardo, Contino, Sandrina)
- a. Mirate,
che contrasto - Aria (Nardo) - Allegro (mi bemolle
maggiore) - 2 oboi, 2 corni, archi
b. Da
bravi seguitate - Duetto
(Sandrina, Contino) - Allegro (mi bemolle maggiore). Più
Presto
2 oboi, 2 corni, archi
Scena III:
- Oh l'ho
pensata bene - Recitativo (Podestà, Serpetta)
Scena IV:
- Vedete,
che sfacciata - Recitativo (Podestà, Arminda,
Ramiro)
- Mio
Padrone. Io dir volevo - Aria (Podestà) -
Allegro (do
maggiore). Presto - 2 oboi, 2 corni, 2 trombe, archi
Scena V:
- Ramiro,
orsù, alle corte - Recitativo (Arminda, Ramiro)
Scena VI:
- E
giunge a questo segno - Recitativo (Ramiro)
- Va pure
ad altri in braccio - Aria (Ramiro) - Allegro agitato (do
minore) - 2 oboi, 2 fagotti, 4 corni, archi
Scena VII:
- a. Dove
mai son! - Recitativo (Sandrina, Contino) - Adagio (mi
bemolle maggiore) - 2 oboi, 2 corni, archi
b. Tu
mi lasci? - Duetto
(Sandrina, Contino) - Adagio (si bemolle maggiore). Andantino (do
minore).
Allegro - 2 oboi, 2 corni, archi
Scena VIII:
- Ma
nipote mia cara - Recitativo (Podestà, Arminda,
Ramiro,
Serpetta, Nardo, Sandrina, Contino)
- Viva
pur la Giardiniera - Coro finale (Sandrina, Serpetta,
Arminda,
Ramiro, Podestà, Contino, Nardo) - Molto Allegro (re
maggiore) - 2 oboi, 2 corni, archi
Arie di rilievo
n. 6: «Che beltà, che leggiadria» (Contino)
n. 11: «Geme la tortorella» (Sandrina)
n. 13: «Vorrei punirti, indegno» (Arminda)
n. 21: «Crudeli, oh! Dio, fermate» (Sandrina)
n. 24: «Mirate, che contrasto» (Nardo, Sandrina,
Contino)
n. 26: «Va pure ad altri in braccio» (Ramiro)
n. 27: «Dove mai son! Dove son mai!» (Sandrina,
Contino)
Mozart ottenne dal Teatro di corte di Monaco la
scrittura per un'opera buffa, che venne rappresentata con
grande successo nel teatro vicino alla Salvatorkirche. Il compositore,
tuttavia, non ricavò da questo evento alcuna conseguenza di
rilievo per la propria attività. Per l'occasione
aveva utilizzato un libretto, dalla qualità molto modesta,
di autore ignoto (la paternità di Petrosellini non
è per nulla sicura), che era stato già intonato
da Pasquale Anfossi nel carnevale del 1774 a Roma. Sono
senz'altro imputabili al testo alcuni difetti nella tenuta
complessiva dell'opera, come ad esempio il numero limitato
dei concertati.
I pregi della partitura risiedono in particolare in
alcuni momenti del dramma, specialmente in quei luoghi in cui il
compositore intravvede l'occasione per utilizzare il registro
dell'opera seria. Caso emblematico è la scena del
secondo atto ambientata in una grotta («luogo deserto ed
alpestre, con grotta oscura»), in cui Sandrina, portata a
forza in questo luogo dalle sembianze infernali, esprime tutta la sua
angoscia. L'aria "Crudeli, fermate", in do minore e in
Allegro agitato, condivide l'intensità drammatica
delle 'scene d'ombra' comuni
nell'opera seria. Anche la cavatina che segue di
lì a poco, accompagnata da oboe e fagotto obbligati (e
sempre in Allegro agitato), contribuisce a confermare
nell'ascoltatore questa sensazione, e proprio in un momento
chiave dell'intreccio: in quel confuso finale
d'atto in cui le tenebre provocano una complessa commedia
degli equivoci. Di fronte a un libretto estremamente convenzionale,
Mozart gioca dunque la carta dello sconfinamento nell'ambito
serio, specie a proposito dei personaggi di più alto livello
sociale (Arminda e il cavaliere Ramiro, già in origine parti
serie, Sandrina e il contino Belfiore, dette all'epoca parti
'di mezzo carattere'). Significative a questo
riguardo l'intensità emotiva dell'aria
di Arminda "Vorrei punirti indegno" (in tonalità minore e in
Allegro agitato) e il suo corrispettivo presso Ramiro, "Va'
pure ad altri in braccio" (do minore e ancora Allegro agitato). Altrove
è un sentimento di stupore incantato a prevalere, come
nell'aria del contino Belfiore "Care pupille",
dall'efficace orchestrazione, o nel duetto
dell'ultimo atto tra questi e Sandrina, al loro risveglio in
quello che credono essere il giardino dell'Eden: la musica
segue docile e suggestiva l'evoluzione dei sentimenti verso
la definitiva riconciliazione dei due bizzarri innamorati. Debito
spazio è riservato anche alle parti comiche, come
può provare la tronfia aria 'da
catalogo' del contino Belfiore, "Da Scirocco a Tramontana".
(1)
"Dizionario dell'Opera 2008", a cura di Piero Gelli, edito da Baldini Castoldi
Dalai editore, Firenze
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e sono di proprietà delle Istituzioni o degli Editori riportati in calce alle note.
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Ultimo aggiornamento 14 gennaio 2013