La Fantasia in fa minore è la seconda di tre composizioni scritte da Wolfgang Amadeus Mozart per un'organo meccanico, su commissione del conte Deym. La prima è l'Adagio e Allegro in fa minore (K. 594), scritto tra l'ottobre e il dicembre del 1790; la terza è l'Andante in fa maggiore (K. 616), che porta la data 4 maggio 1791. Il 3 marzo dello stesso anno era stata terminata la Fantasia in fa minore. Il lavoro, che interessò a fondo Beethoven, che se ne fece una copia, è assai superiore alla sua destinazione. Carl De Nys ne rileva il carattere funebre, che l'apparenta strettamente all'analogo lavoro del 1790, scritto per la morte del maresciallo Laudon. La struttura è tripartita: Allegro, Andante, Allegro. I due movimenti laterali, anch'essi tripartiti, hanno il loro punto focale nella fuga (che diviene doppia nel secondo Allegro). L'Andante centrale è pagina d'intensa commozione, «una delle più avvincenti che Mozart abbia immaginato, fusione sorprendente delle forme del Lied, della Variazione, del Rondò» (De Nys).
Carlo Marinelli