Cassazione n. 2 in si bemolle maggiore, K1 99 (K6 63a)


Musica: Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791)
  1. Marcia (si bemolle maggiore)
  2. Allegro molto (si bemolle maggiore)
  3. Andante (mi bemolle maggiore)
  4. Minuetto e Trio (si bemolle maggiore)
  5. Andante (sol minore)
  6. Minuetto e Trio (si bemolle maggiore)
  7. Allegro - Andante - Allegro (si bemolle maggiore)
Organico: 2 oboi, 2 corni, archi
Composizione: Salisburgo, estate 1769
Guida all'ascolto (nota 1)

Sotto il nome di Cassazione o di Serenata Wolfgang Amadeus Mozart scrisse, fra il 1769 e il 1779, nove grandi composizioni per orchestra, opere che appaiono fra di loro piuttosto diversificate. Non a caso il nome di Cassazione o di Serenata o anche di Divertimento veniva riferito, nella civiltà musicale del secondo Settecento, ad un genere compositivo di difficile definizione; non legato a precise regole costruttive e al rispetto di un determinato organico strumentale, di dimensioni impegnative o contenute. In definitiva ciò che accomunava sotto uno stesso nome composizioni tanto dissimili era la loro particolare destinazione di intrattenimento. Le Cassazioni e Serenate cui ci si riferisce erano concepite infatti per essere eseguite a Salisburgo all'aria aperta e nei mesi estivi, e per celebrare particolari occasioni o ricorrenze, secondo la committenza di rinomate famiglie cittadine, che esercitavano una piccola opera di mecenatismo; oppure per scandire la fine dell'anno universitario.

In particolare, è estremamente probabile che le tre Cassazioni K. 100/62a, 63 e 99/63a, siano state composte dal piccolo Mozart, tredicenne, nell'estate del 1769, per essere eseguite il 6 o 1'8 agosto, appunto alla fine dei corsi preliminari degli studenti di logica e scienze naturali. Secondo una attendibile ricostruzione del cerimoniale dei festeggiamenti gli studenti, riuniti al crepuscolo presso la residenza arcivescovile, il castello Mirabell, eseguivano una prima volta la serenata, sfilavano poi fino alla sede universitaria, dove replicavano l'esecuzione di fronte a professori e studenti.

Occorre dunque figurarsi un simile contesto per collocare la Cassazione K. 99/63a e per spiegare l'intonazione lieta e disimpegnata del suo contenuto, svolto da Mozart non solo con l'ineccepibile artigianato che contraddistingue comunque le sue opere giovanili, ma con la cura minuziosa del dettaglio, l'invenzione preziosa del materiale. L'organico prevede coppie di oboi e corni più due violini, viola e basso (realizzato all'epoca da contrabbassi e fagotti, senza violoncelli).

La Cassazione comprende sette movimenti e, secondo la prassi, si apre con una Marcia ("Marche", alla francese) introduttiva, destinata ad essere replicata al termine dell'ultimo tempo. Seguono un brillante Allegro molto in forma sonata, poi un Andante di finissima fattura, affidato agli archi soli con sordina; poi ancora il primo Menuet (alla francese, con un Trio per archi soli), un secondo Andante (archi e oboi) dalla scrittura fittissima, il secondo Menuet (più incisivo), e il finale, che contrappone una vivace sezione in 2/4 a un idilliaco Andante in 6/8.

Arrigo Quattrocchi


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di Via della Conciliazione, 29 aprila 1994


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Ultimo aggiornamento 8 febbraio 2013