Suleika, op. 34 n. 4 (MWV K92)

Lied in mi minore per voce e pianoforte

Musica: Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 - 1847)
Testo: Johann Wolfgang von Goethe Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1834 - 1837
Edizione: Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1836
Dedica: Julie Jeanrenaud
Testo (nota 1)

Suleika

Ach, um deine feuchten Schwingen,
West, wie sehr ich dich beneide:
denn du kannst ihm Kunde bringen,
was ich in der Trennung leide!
Die Bewegung deiner Flügel
weckt im Busen stilles Sehnen,
Blumen, Auen, Wald und Hügel
stehn bei deinem auch in Tränen.
Doch dein mildes, sanftes Wehen
kühlt die wunden Augenlider:
ach, für Leid müsst ich vergehen,
hofft ich nicht zu sehn ihn wieder!
Eile denn zu meinem Lieben,
spreche sanft zu seinem Herzen;
doch vermeid, ihn zu betrüben,
und verbirg ihm meine Schmerzen.
Sag ihm, aber sag's bescheiden:
seine Liebe sei mein Leben.
Freudiges Gefühl von beiden
wird mir seine Nähe geben.
Suleika

Ah quanto t'invidio Occaso
per il tuo rorido soffio
poiché a lui tu puoi recar novella
della fiamma silente nel mio cuor,
fiori, prati, bosco e colline,
al tuo alito in lacrime si sciolgono.
Il tuo dolce, soave spirare
rinfresca le palpebre brucianti;
ah, per la pena io dovrei morire
se non sperassi di vederlo ancor!
Affrettati dunque dall'amor mio,
e dolcemente parla al suo cuore;
ma ti prego non turbarlo,
a lui cela il mio dolore.
A lui racconta, ma diglielo davvero:
il suo amore è la mia vita.
D'entrambi gioioso sentimento,
l'essere a lui vicino mi darà

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 19 gennaio 1977


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Ultimo aggiornamento 5 gennaio 2016