Il Lied ohne Worte in re maggiore op. 109, pubblicato postumo, venne composto da Mendelssohn nel 1845. Il violoncello gioca qui un ruolo preponderante votandosi a un canto sentimentale, vagamente malinconico, ma sempre vibrante e appassionato. La struttura della romanza è tripartita (ABA). La prima parte presenta il tema principale, delicato e sognante, esposto dal solista sopra un regolare e "cullante" accompagnamento del pianoforte. Nella seconda parte, in tonalità minore, il discorso si fa agitato: il canto del violoncello è più intenso e appassionato, l'accompagnamento del pianoforte si anima attraverso veloci arpeggi. La terza parte è una ripresa abbreviata della prima seguita da una breve coda conclusiva.
Alessandro De Bei