Il ruolo di Mendelssohn anche per quanto riguarda la
rinascita della musica corale tedesca è rilevante ed
è ampiamente documentato, oltre che dai suoi oratori Elijah e Paulus, dalla
nutrita raccolta di salmi, mottetti e pezzi sacri. In queste
composizioni si avverte una perfetta padronanza della polifonia
classica e un gusto della elaborazione tematica che si richiama alla
lezione di Bach e di Händel. Si sa che Mendelssohn ebbe un
vivissimo senso religioso ed espresse in più occasioni una
sua visione della musica sacra più rispondente allo spirito
dei testi delle Sacre Scritture, anche in polemica con quelle musiche
che aveva ascoltato a Roma nella Cappella Sistina e improntate ad una
"melodia monotona e senza accento". Per il compositore di Amburgo le
voci dovevano avere pari dignità con gli strumenti e
contribuire alla definizione più adeguata e completa della
religiosità indicata dal testo in latino. In fondo anche
l'oratorio mendelssohniano è un vasto affresco sonoro in cui
le emozioni e l'elemento espressivo e stilistico sono subordinati al
contenuto religioso, considerato l'aspetto sostanziale di questa forma
musicale. Non per nulla negli oratori di questo autore la
solennità dei cori e la dignità orchestrale
contribuiscono a creare un'atmosfera di grande nobiltà
evocativa, che attraverso i sorprendenti effetti coloristici e i
frequenti cambiamenti di tonalità raggiunge momenti di
elevata poesia estetica. Anche nel pezzo oggi in programma, Laudate pueri per
coro femminile e organo, che fa parte di uno dei tre mottetti latini
scritti nel 1830, si avverte quella semplicità e schiettezza
di espressione che ritroviamo in tante pagine cameristiche sia profane
che religiose del musicista. Si tratta di un componimento quanto mai
lineare e suggestivo (Allegro
moderato assai), elaborato nello stile del corale figurato
di ascendenza bachiana. Dopo sei misure introduttive dell'organo
entrano le voci dei contralti con un fraseggio tematico ripreso in
canone dai soprani secondi e primi, alternando una scrittura imitativa
ad un'altra accordale, arricchita dal suono dell'organo indicato a
sostenere in modo discreto le voci sulle parole: "Laudate pueri
Dominum, laudate nomen Domini, sit nomen domini benedictum ex hoc nunc
et usque in saecula".