DER SCHILDWACHE NACHTLIED Ich kann und mag nicht fröhlich sein! Wenn alle Leute schlafen, So muss ich wachen, Muss traurig sein! Lieb'Knabe, du musst nicht traurig sein! Will deiner warten im Rosengarten, Im grünen Klee da geh'ich nicht ! Zum waffengarten Woll Helleparten Bin ich gestellt ! Stehst du um Feld, so helf dir Gott ! An Gottes Segen ist alles gelegen ! Wer's glauben tut, ist weit davon ! Er ist ein König ! Er ist ein Kaiser ! Er führt den Krieg ! Halt! Wer da! Rund! Bleib mir vom Leib! Wer sang es hier? Wer sang zur Stund'? Verlerne Feldwacht! Sang es um Mitternacht! Mitternacht! Feldwacht!... |
CANTO NOTTURNO DELLA SENTINELLA Non posso, davvero non posso esser lieto! Mentre tutti gli altri dormono io devo vegliare, devo esser triste! Caro ragazzo tu non devi esser triste! Ti attenderò nel giardino delle rose nel verde trifoglio però io non vado! In un giardino d'armi tutto pieno di alabarde sono stato messo! Ma Dìo aiuta chi sta sul campo di battaglia! Alla benedizione di Dio tutto è affidato chi lo fa credere, è lungi da qui! Egli è un re, egli è un imperatore è lui che guida la guerra! Altolà; Chi è là! Gira al largo, al largo da me! Chi ha cantato ora? Adesso chi ha cantato? Una sentinella perduta Ha cantato a mezzanotte! A mezzanotte! Una sentinella! |
VERLOR'NE
MÜH' Büble wir! Büble, wir wollen aussegehe! Wollen wir? Unsere Lämmer besehe! Gelt! Komm'! liebs Büberle, Komm', ich bitt'! «Närrisches Dinterle, ich mag dich halt nich!» Willst vielleicht a bissei nasche? Willst vielleicht? Willst vielleicht? Hol' dir was aus meiner Tasch'! Hol' dir was! Hol' dir was! Hol'! lieb's Büberle, hol', ich bitt'! «Narrisches Dinterle, ich nasch' dir halt nit!» Gelt ich soll... Gelt? Ich soll mein Herz dir schenke? Gelt? Ich soll? Immer willst an mich gedenke? Immer! Immer! Immer! Nimm's! Nimm's, lieb's Büberle! Nimm's ich bitt! «Närrisches Dinterle, ich mag es halt nit!» |
FATICA
SPRECATA Affrettati ragazzo, affrettati vogliamo uscire! Non è così? Dobbiamo guardare i nostri agnelli! Muoviti! Vieni, caro ragazzino, vieni, ti prego! «Piccola pazzerella, non mi piaci proprio!» Vuoi forse un bocconcino? Lo vuoi forse? Lo vuoi forse? Prendilo dalla mia tasca! Prendilo, Prendilo! Prendilo! Caro ragazzino, prendilo, ti prego! «Piccola pazzerello,, io non voglio assaggiare niente!» Vedi, io dovrei... Vedi? E' il mio cuore che ti devo regalare? Vero? Devo proprio questo? Sempre tu penserai a me? Sempre, sempre, sempre, e prendilo allora! E prendilo allora, caro ragazzino! Ti prego, prendilo! «Piccola pazzerella, ma io non lo desidero!» |
TROST
IM UNGLÜCK «Wohlan! Die Zeit is kommen! Mein Pferd, das muss gesattelt sein! Ich hab' mir's vorgenommen' Geritten muss es sein! Geh'du nur hin! Ich hab' mein Teil Ich lieb'dich nur aus Narretei! Ohn'dich kann ich wohl leben, ja leben! Ohn'dich kann ich wohl sein! So setz'ich mich aufs Pferdchen Und trink'ein Gläschen kühlen Wein Und schwor's bei meinem Bärtchen: Dir ewig treu zu sein». «Du glaubst, du bist der Schönste Wohl auf der ganzen weiten Welt, Und auch der Angenehmste! Ist aber weit, weit gefehlt! In meines Vaters Garten Wächst eine Blume drin: So lang'will ich noch warten, Bis die noch grösser ist. Un geh'du nur hin! Ich hab'mein Teil Ich lieb'dich nur aus Narretei! Ohn'dich kann ich wohl leben, Ohn'dich kann ich wohl sein!» «Du glaubst, ich werd' dich nehmen! Das hab'ich lang'noch nicht im Sinn! Ich muss mich deiner schämen, Wenn ich in Gesellschaft bin!» |
CONFORTO
NELL'INFELICITÀ «Addio! E' giunta l'ora! Il mio cavallo, deve essere sellato! Dal momento che mi sono impegnato, esso dev'esser cavalcato! E tu va pur via! Io ho avuto la mia parte ti amo proprio per pura pazzia! Senza di te posso pure vivere, sì vivere! Così io salto in groppa al mio cavallino e bevo un bicchierino di vino fresco e giuro sulla mia barbetta: ti sarò sempre fedele». «Credi proprio di essere il più bello davvero, per quanto grande è il mondo, e anche il più conteso, ti credi! Ma quanto, quanto ti sbagli! Nel giardino di mio padre sta crescendo un fiore: io aspetterò ancora, fino a quando sarà cresciuto ancor di più. E tu vai pur via! Io ho avuto la mia parte ti amo proprio per pura pazzia!. Senza di te posso pure vivere, Senza di te posso pure stare!» «Tu pensi che ti prenderò! Ma non ho mai pensato una cosa simile! Io devo vergognarmi di te, quando sto in compagnia? ». |
WER HAT DIES LIEDLEIN ERDACHT? Dort oben am Berg in dem hohen Haus Da gukket ein fein's, lieb's Mädel heraus. Es ist nicht dort daheime! Es ist des Wirts sein Töchterlein! Es wohnet auf grüner Heide! Mein Herzle ist wund. Komm, Schätzte, mach's g'sund! Dien'schwarzbraune Äuglein Die hab'n mich verwund't! Dein rosiger Mund Macht Herzen gesund, Macht Jugend verständig, Macht Kranke gesund. Wer hat denn das schön schöne Liedlein erdacht? Es haben's drei Gans' übers Wasser gebracht Zwei graue und eine weisse, zwei graue und eine weisse, Und wer das Liedlein nicht singen kann, Dem wollen sie es pfeifen! |
CHI HA INVENTATO QUESTO PICCOLO CANTO? Lassù sul monte nella casa alta guarda fuori una bella e cara ragazza. Non è là però a casa sua! Lei è solo la figlioletta dell'oste! E abita sui verdi prati! Il mio cuore è ferito. Vieni tesoruccio mio, vieni a guarirlo! I tuoi occhietti nero-castani sono quelli che mi hanno ferito! Ma la tua bocca di rosa è quella che risana i cuori, rende saggio il giovane, rende sano il malato. Chi ha inventato allora questo piccolo canto tanto carino? Tre oche l'hanno portato sull'acqua due oche grigie e una bianca, due grigie e una bianca, e chi non potrà intonare questo piccolo canto, proprio a lui desiderano almeno fischiettarlo! |
DAS
IRDISCHE LEBEN «Mutter, ach Mutter, es hungert mich. Gib mir Brot, sonst sterbe ich!» «Warte nur, warte nur, mein liebes Kind! Morgen wollen wir ernten geschwind!» Und als das Korn geerntet war, Reif das Kind noch immerdar: «Mutter, ach Mutter, es hungert mich Gib mir Brot, sonst sterbe ich!» «Warte nur, warte nur, mein liebes Kind! Morgen wollen wir dreschen geschwind!» Und als das Korn gedroschen war, Rief das Kind noch immerdar: «Mutter, ach Mutter, es hungert mich. Gib mir Brot, sonst sterbe ich!» «Warte nur, warte nur, mein liebes Kind! Morgen wollen wir backen geschwind!» Und als das Brot gebacken war, Lag das Kind auf der Totenbahr'! |
LA
VITA TERRENA «Mamma, o mamma, ho fame. Dammi del pane, altrimenti io muoio!» «Aspetta, aspetta ancora mio caro bambino! Domani noi andremo a mietere». E dopo che il grano era stato mietuto, gridò il bambino ancora di nuovo: «Mamma, o mamma, ho fame dammi del pane, altrimenti io muoio!» «Aspetta, aspetta ancora mio caro bambino! Domani noi andiamo a trebbiare!» E quando il grano fu trebbiato, gridò il bambino ancora di nuovo: «Mamma, o mamma, o fame Dammi del pane, altrimenti io muoio!» «Aspetta, aspetta ancora mio caro bambino! Domani accenderemo il forno!» E quando il pane fu sfornato, Giaceva il bambino già nella bara! |
DES
ANTONIUS VON PADUA FISCHPREDIGT Antonius zur Predigt Die Kirche find't ledig! , Er geht zu den Flüssen Und predigt den Fischen! Sie schlang'n mit den Schwänzen Im Sonnenschein glänzen. Die Karpfen mit Rogen Sin all hierher zogen; Hab'n d' Mäuler aufrissen Sich Zuhör'ns beflissen. Kein Predigt niemalen Den Fischen so g'fallen! Siptzgoschete Hechte, Die immerzu fechten, Sind eilends her schwömmen, Zu hören den Frommen! Auch jene Phantasten Die immerzu fasten: Die Stockfisch'ich meine, Zur Predigt erscheinen! Kein Predigt niemalen Den Stockfisch' so g'fallen! Gut Aale und Hausen Die Vornehme schmausen, Die selbst sich bequemen, Die Predigt vernehmen! Auch Krebse, Schildkröten, Sonst langsame Boten, Steigen eilig von Grund, Zu hören diesen Mund! Kein Predigt niemalen Den Krebsen so g'f allen! Fisch'grosse, Fisch'kleine, Vornehm' und gemeine, Erheben die Köpfe Wie verständ'ge Geschöpfe! Auf Gottes Begehren, Die Predigt anhören! Die Predigt geendet Ein Jeder sich wendet! Die Hechte bleiben Diebe, Die Aale viel lieben; Die Predigt hat g'f allen, Sie bleiben wie Allen! Die Krebs' geh'n zurücke Die Stockfisch'bleib'n dicke Die Karpfen viel fressen, Die Predigt vergessen, vergessen! Die Predigt hat g'fallen, Sie bleiben wie Allen! Die Predigt hat g'fallen, Hat g'fallen! |
SANT'ANTONIO
DA PADOVA PREDICA AI PESCI Sant'Antonio va a predicare ma trova la chiesa vuota! Va allora al fiume E predica ai pesci! Agitano le loro pinne e le code, scintillanti nel sole. Le carpe con le loro uova son tutte accorse; hanno spalancato la bocca ascoltano tutte attente. Mai nessuna predica, mai, era ai pesci tanto piaciuta. I lucci aggressivi, che sempre combattono, velocemente sono accorsi nuotando, per ascoltare il pio! Anche quei pesci fantastici che sempre digiunano, alludo ai merluzzi, arrivano alla predica! Mai per i merluzzi predica fu più piacevole. Le buone anguille e gli storioni che piacciono ai nobili sì degnano essi pure di ascoltare la predica! Anche i gamberi, le tartarughe, sempre lenti messaggeri, salgono frettolosamente dal fondo per ascoltare dalla bocca del santo! Mai per i gamberi predica fu più piacevole. Pesci grossi, pesci piccoli, rari e comuni, sollevano il capo come intelligenti creature. Per desiderio di Dio essi ascoltano la predica. La predica finisce e ognuno se ne va. I lucci rimangono ladroni, lussuriose le anguille. La predica è piaciuta, ma restano come tutti! I gamberi vanno a ritroso, i merluzzi restano grossi, le carpe divorano tutto, tutti dimenticano, dimenticano la predica. La predica è piaciuta ma restano tutti come prima. La predica è piaciuta, è piaciuta. |
URLICHT O Röschen rot! Der Mensch liegt in größter Not! Der Mensch liegt in größter Pein! Lieber möcht'ich im Himmel sein. Da kam ich auf einen breiten Weg; Da kam ein Engelein und wollt' mich abweisen. Ach nein! Ich ließ mich nicht abweisen. Ich bin von Gott und will wieder zu Gott! Der liebe Gott wird mir ein Lichtchen geben. Wird leuchten mir bis in das ewig selig Leben! |
LUCE PRIMIGENIA O rossa rosellina! L'uomo è nella più grande miseria! L'uomo è nella più grande pena! Preferirei essere in cielo. Allora ho preso una larga strada; allora è venuto un angioletto e mi voleva respingere. Oh no, non mi sono lasciato respingere. Io sono di Dio e a Dio voglio tornare! Il buon Dio mi darà un lumicino che mi farà luce fino all'eterna vita beata! |
RHEINLEGENDCHEN Bald gras'ich am Neckar, Bald gras'ich am Rhein. Bald hab'ich ein Schätzel, Bald bin ich allein! Was hilft mir Grasen, Wenn d' Sichel nicht schneid't, Was hilft mir ein Schätzel, Wenn's bei mir incht bleibt! So soll ich denn grasen Am Neckar, am Rhein, So werf ich mein goldnes Ringlein hinein! Es fliesset im Neckar und fliesset im Rhein, Soll schwimmen hinunter Ins Meer tief hinein! Und schwimmt es, das Ringlein, So frisst es ein Fisch Das Fischlein soll kommen Aufs Königs sein Tisch! Der König tat fragen, Wem's Ringlein sollt' sein? Da tat mein Schatz sagen: «Das Ringlein g'hört mein!» Mein Schätzlein tat springen Bergauf und Bergein, Tat mir wied'rum bringen Das Goldringlein fein! Kannst grasen am Neckar Kannst grasen am Rhein! Wirf du mir nur immer Dein Ringlein hinein! |
PICCOLA
LEGGENDA RENANA Sto falciando l'erba vicino al Neckar, sto falciando l'erba vicino al Reno. Sto con un tesoro, sto tutto solo! A che mi giova falciar l'erba, se la falce non taglia, a che mi giova un tesoro, se non resta presso di me! Allora io devo falciar l'erba presso il Neckar, presso il Reno, getto il mio dorato anellino nel fiume! Scorre nel Neckar e scorre nel Reno, nuota dove è più profondo sino al più profondo mare! E nuota, l'anellino, finché lo divora un pesce. E arriverà quel pesciolino sul tavolo del re! Il re si chiederà, di chi sarà stato questo anellino? Dirà il mio tesoro: «Quell'anellino appartiene a me!» Il mio tesoruccio valicherà monti e valli, e restituirà a me il mio vero anellino d'oro! Puoi falciar l'erba vicino al Neckar, puoi falciar l'erba vicino al Reno! Basta che soltanto tu sempre abbia a gettar dentro il tuo anellino! |
LOB DES HOHEN VERSTANDES Einstmals in einem tiefen Tal Kukkuck, und Nachtigal Täten ein Wett'anschlagen: Zu singen um das Meisterstück, Gewinn'es Kunst, gewinn' es Glück: Dank soll er davon tragen. - Der Kukkuck sprach: «So dir's gefällt, Hab'ich den Richter wählt». Und tat gleich den Esel ernennen! «Denn weil er hat zwei Ohren gross, Ohren gross, Ohren gross, So kann er hören desto bös Und, was recht ist, kennen!» Sie flogen vor den Richter bald. Wie dem die Sache ward erzählt, Schuf er, sie sollten singen. Die Nachtigall sang lieblich aus! Der Esel sprach: «Du machst mir's kraus! Du machst mir's kraus! I-ja, I-ja! Ich kann's ins Kopf nicht bringen!». Der Kukkuck draus fing an geschwind Sein Sang durch Terz und Quart und Quint. Dem Esel g'fiels, er sprach nur: «Wart! Wart! Wart! Dein Urteil will ich sprechen, Ja sprechen. Wohl sungen hast du Nachtigall! Aber Kukkuck, singst gut Choral! Gut Choral! Und hältst den Takt fein innen, fein innen! Das sprech'ich nach mein hohen Verstand! Hohen Verstand! Und .kost'es gleich ein ganzes Land, So lass ich's dich gewinnen, gewinnen!» Kukkuck Kukkuck! I-ja! |
LODE
DELL'ALTO INTELLETTO Una volta in una profonda valle un cuculo e un usignuolo fecero tra loro una scommessa: di cantare un capolavoro, vinca l'arte, vinca la fortuna: un ringraziamento sarebbe stato il premio. Disse il cuculo: «Se ti va bene io ho scelto il giudice». E designò immediatamente l'asino «Perché ha due grandi orecchie, orecchie grandi, orecchie grandi, e può ascoltare bene e giudicare ciò che è giusto!» Subito volarono davanti al giudice. Come a questi venne esposta la questione, ordinò che cominciassero a cantare. L'usignolo cantò appassionatamente. Disse l'asino: «tu mi sconcerti! tu mi sconcerti! I-ha, I-ha! Non riesco a mandarmelo a mento!» Il cuculo cominciò poi subito a intonare il suo canto per terze e quarte e quinte. Questo piacque all'asino che disse allora: «Aspetta, aspetta, aspetta! Voglio dare subito il giudizio, voglio dare la sentenza. Bene hai cantato tu usignolo! Ma tu cuculo hai cantato un buon corale! Un buon corale! E poi batti veramente il tempo, davvero bene! Così sentenzio secondo il mio alto intelletto, alto intelletto! E anche se cascasse il mondo intero, io proclamo vincitore te, proprio tei » O cuculo, o cuculo! I-ha. |
LIED
DES VERFOLGTEN IM TURM «Die Gedanken sind frei, wer kann sie erraten, Sie rauschen vorbei wie nachtliche Schatten, Kein Mensch kann sie wissen, kein Jäger sie schiessen, Es beibet dabei: die Gedanken sind frei». «Im Sommer ist gut lustig sein Auf hohen, wilden Bergen. Dort findet man grün Plätzelein, Mein Herz verliebtes Schatzelein, Von dir, von dir mag ich nicht scheiden». «Und sperrt man mich ein In finstere Kerker Dies alles sind nur vergebliche Werke, Denn meine Gedanken zerreissen die Schranken Und Mauern entzwei, die Gedanken sind frei!» «Im Sommer ist gut lustig sein, Gut lustig sein auf hohen, wilden Bergen. Man ist da ewig ganz allein Auf hohen wilden Bergen, Man hört da gar kein Kindergeschrei! Die Luft mag einem da werden, Ja, die Luft mag einem werden ». «So sei's wie es sei, unde wenn es sich schikket, Nur alles, alle sei in der Stille, Nur alles in der Still, all's in der Still! Mein Wunsch und Begehren, niemand kann's wehren! Es bleibet dabei: die Gedanken sind frei!» «Mein Schatz, du singst so fröhlich hier, Wie's Vögelein im Grase. Ich steh' so traurig bei Kerkertür, Wär'ich doch tot, war'ich bei dir, ach muss Ich immer denn klagen?» «Und weil du so klagst, der Lieb'ich entsage! Und ist es gewagt, und ist es gewagt, So kann ich nichts plagen! So kann ich im Herzen stets Lachen und scherzen. Es bleibet dabei: die Gedanken sind frei! » |
CANTO
DEL PRIGIONIERO NELLA TORRE «I pensieri sono liberi, ma chi li può indovinare fuggono via come ombre notturne, nessun uomo li può conoscere, nessun cacciatore abbattere, è chiaro dunque: i pensieri sono liberi.» «In estate è piacevole essere allegri sulle alte montagne selvagge. Lassù si trova una verde piccola prateria, il mio cuore, amato tesoruccio, da te, da te, vorrei non separarlo mai.» «E mi si richiude dentro in un buio carcere Tutto ciò però è tutto inutile, perché i miei pensieri travolgono le sbarre e le mura, poiché i pensieri sono liberi» «In estate è piacevole essere allegri, è piacevole essere allegri sulle alte montagne selvagge. Là si è sempre del tutto soli sulle alte montagne selvagge, là non si ode alcun grido di bimbo! Si trova aria pura sì, lassù l'aria è proprio pura». «Sia come deve essere e se deve succedere, allora tutto, tutto deve avvenire in silenzio, tutto in silenzio, tutto in silenzio! Ma il desiderio e il mio ardore, nessuno può fermarli! E' chiaro infatti: i pensieri sono liberi!» «Tesoro mio, tu canti cosi allegramente, come un uccelletto nell'erba. Io sto sempre triste alla porta del carcere, fossi morto, fossi io vicino a te oh devo io sempre piangere dunque?». «E poiché tu ti lamenti così, io rinuncio all'amore! E quando è deciso, e quando è deciso, non posso più tormentarmi! Così posso in cuor mio ridere e scherzare. Perché è così: i pensieri sono liberi» |
WO DIE
SCHÖNEN TROMPETEN BLASEN Wer ist denn draussen und wer klopfet an Der mich so leise, so leise wecken kann? Das ist der Herzallerliebste dein, Steh' auf und lass mich zu dir ein! Was soll ich hier nun länger steh'n? Ich seh'die Morgenrot aufgeh'n, Die Morgenrot, zwei helle Stern'. Bei meinem Schatz da wär'ich gern Bei meinem Herzallerlieble! Das Mädchen stand auf und liess ihn ein, Sie heisst ihn auch willkommen sein. Willkommen, lieber Knabe mein, So lang hast du gestanden! Sie reicht'ihm auch die schneeweisse Hand. Von ferne sang die Nachtigall, Das Mädchen fing zu weinen an. Ach weine nicht, du Liebste mein, Aufs Jahr sollst du mein Eigen sein. Mein Eigen sollst du werden.gewiss, Wie's Keine sonst auf Erden ist! O Lieb! auf grüner Erden. Ich zieh' in Krieg auf grüne Heid': Die grüne Heide, die ist so weit! Allwo dort die schönen Trompeten blasen, Da ist mein Haus, mein Haus von grünem Rasen! |
DOVE
SUONANO LE BELLE TROMBE Chi sta fuori della porta e bussa e può svegliarmi dolcemente, tanto dolcemente? Egli è il bene da te più amato al mondo, Alzati e fammi entrare. Perché devo stare ancor fuori a lungo? Io vedo sorgere l'aurora, l'aurora, due stelle luminose. Presso il mio tesoro vorrei essere vicino presso il tesoro a me più caro al mondo! La ragazza si alzò e lo fece entrare, e gli diede anche il benvenuto. Benvenuto, mio caro ragazzo, quanto tempo hai dovuto attendere! E gli porge anche la mano bianca come la neve. Da lontano cantò l'usignolo, e la ragazza cominciò a piangere. Oh, non piangere tu mia amata, entro quest'anno tu diventerai mia. E certamente tu diventerai mia come nessuna lo è stata mai sulla terra! Oh amata, sulla verde terra! Io vado alla guerra sulla verde pianura: la verde pianura che è tanto lontana, là dove risuonano le belle trombe là è la mia casa, la mia casa di verde prato! |
REVELGE Des Morgens zwischen drei'n und vieren, Da müssen wir Soldaten marschieren Das Gässlein auf und ab Tral-la-li, tral-la-ley, tra-la-lera, Mein Schätzel sieht herab! Ach, Bruder, jetzt bin ich geschossen. Die Kugel hat mich schwere, schwer getroffen, Trag'mich in mein Quartier! Tral-la-li, tral-la-ley, tral-la-lera, Es ist nicht weit von hier! Ach, Bruder, ach Bruder, ich kann dich nicht tragen, Die Feinde haben uns geschlagen! Helf'dir der liebe Gott. Tral-la-li, tral-la-ley, tral-la-lera, Ich mu', ich mu' marschieren bis in Tod! Ach, Brüder, ach, Brüder, ihr geht ja mir vorüber, Als war's mit mir vorbei! Tral-la-li, tral-la-ley, tral-la-lera, Ihr tretet mir zu nah! Ich muss wohl mein Trommel rühren, Ich muss meine Trommel wohl rühren, Tral-la-li, tral-la-ley, tral-la-li, Sonst werd'ich mich verlieren, Tral-la-li, tral-la-ley, tra-la-la. Die Brüder, dick gesät, sie liegen wie gemäht. Er schlägt die Trommel auf und nieder, Er wekket seine stillen Brüder. Tral-la-li, tral-la-ley, tral-la-li, Sie schlagen und sie schlagen ihren Feind, Feind, Feind, Tral-la-li, tral-la-ley, tral-la-leral-la-la, Ein Schrecken schlägt den Feind! Er schlägt die Trommel auf und nieder Da sind sie vor dem Nachtquartier schon wieder, Tral-la-li, tral-la-ley, tral-la-li! Ins Gässlein hell hinaus, hell hinaus, Sie ziehn vor Schätzleins Haus, Tral-la-li, tral-la-ley, tral-la-lera, Sie zieh'n vor Schätzleins Haus, Tral-la-li! Des Morgens stehen da die Gebeine In Reih' und Glied, sie steh'n wie Leichensteine, In Reih' in Reih' und Glied. Die Trommel steht voran, Dass sie ihn sehen kann, Tral-la-li, tral-la-ley, tral-la-lera, Dass sie ihn sehen kann! |
SVEGLIA Tra le tre e le quattro del mattino noi soldati dobbiamo marciare su e giù per una via stretta Tral-la-li, tral-la-là, tra-la-lera, il mio tesoro guarda giù! Ahi, fratello mi hanno sparato, la pallottola mi ha colpito gravemente, gravemente, portami all'accampamento! Trattali, trattalà, trallalera non è lontano da qui! Fratello, fratello mio, non ti posso portare, i nemici ci hanno sconfitto! Ti aiuti il buon Dio, Trallalì, trattala, trallalera. Io devo, io devo marciare sino alla morte! Ah, fratello, ah, fratello mi state passando accanto, come se io fossi già trapassato trattalì, trattalà, trallalera. Mi passate troppo vicino! Io devo suonare il mio tamburo. Trattalì, trattalà, tralalà altrimenti mi perderò, trattalì, trattalà, trattalà. I fratelli giacciono sfiniti, strettamenti addossati. Egli picchia su e giù sul tamburo, e sveglia i suoi muti fratelli. Trallalì, trattalà, trattalì, ed essi colpiscono e colpiscono di nuovo il loro nemico, trattalì, trattalà, trallallerallalà. Un terrore sconfigge il nemico! Egli picchia su e giù sul tamburo ecco che sono di nuovo davanti all'accampamento notturno trattalì, trattalà, trattalì. Nella piccola strada è ormai chiaro, ed essi passano davanti alla casa del loro tesoro, trallalìn trattalà, trallalera Essi passano davanti alla casa del loro tesoro trattalì! Al mattino c'è una fila di ossa in fila tutte ordinate, sembrano delle lapidi bene ordinate in fila. Il tamburo è lì davanti, perché lei lo possa vedere trattalì, trattalà, trallalera. Perché lei lo possa vedere! |
DER TAMBOURSG'SELL Ich armer Tamboursg'sell! Man führt mich aus dem G"wölb! Wär'ich ein Tambour blieben, Dürft'ich nicht gefangen liegen! O Galgen, du hohes Haus, Du siehst so fruchtbat aus! Ich schau dich nicht mehr an, Weil i weiss, dass i g'hör d'ran, Wenn Soldaten vorbei marschier'n Bei mir nit einquartier'n, Wenn sie fragen, wer i g"wesen bin; Tambour von der Leibkompanie! Gute Nacht, ihr Marmelstein', Ihr Berg' und Hügelein! Gute Nacht, ihr Offizier, Korporal und Musketier! Gute Nacht! Gute Nacht. Ihr Offizier, Korporal und Grenadier! Ich schrei mit heller Stimm': Von Euch ich Urlaub nimm! Gute Nacht! Gute Nacht! |
IL
TAMBURINO Io sono un povero tamburino! Mi si conduce fuori dalla cella! Se fossi rimasto un tamburino non sarei stato messo in prigione! O forca, alta dimora, hai un aspetto così terribile! Io non guardo più a te, Perché so che mi avrai. Quando i soldati passano davanti il loro alloggio non è vicino al mio, e se mi chiedono chi sono stato: «tamburino della compagnia»! Buona notte a voi rocce di marmo a voi monti, a voi colline! Buona notte a voi ufficiali, caporali e moschettieri! Buona notte! Buona notte a voi ufficiali, caporali e granatieri! Grido ad alta voce: prendo congedo da voi! Buona notte, buona notte! |
(Traduzione di Lugi Bellingardi) |