Sinfonia n. 94 in sol maggiore "The Surprise" (La sorpresa o Con il colpo di timpano), Hob:I:94

Sinfonia di Londra n. 3

Musica: Franz Joseph Haydn (1732 - 1809)
  1. cantabile (sol maggiore); Vivace assai
  2. Andante (do maggiore)
  3. Minuetto (sol maggiore) e Trio
Organico: 2 flauti, 2 oboi, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, timpani, archi
Composizione: Londra, 23 Marzo 1791
Prima esecuzione: Londra, Hanover Square Rooms, 23 Marzo 1792
Edizione: André, Offenbach, 1795
Guida all'ascolto 1

La sinfonia n.94 è una delle "londinesi", le dodici sinfonie che Franz Joseph Haydn compone fra il '91 e il '95 in occasione delle due tournees che compie in Inghilterra. Improvvisamente libero da ogni legame con la corte presso cui è vissuto ed ha lavorato per circa trent'anni, nel 1790, infatti, il musicista sessantenne entra nel mondo della libera professione ed accetta l' invito di recarsi a Londra per una serie di concerti. Il suo nome è famoso, le sue musiche sono contese da editori e copisti. A Londra quindi è atteso da un pubblico informatissimo ed entusiasta che lo accoglie trionfalmente. Nelle sale inglesi inoltre Haydn può disporre di un'orchestra di oltre sessanta suonatori, circa tre volte più grande di quella con cui era abituato a lavorare in Austria. Haydn si presenta così con alcune sinfonie nuove, le ultime delle oltre cento già presenti nel suo catalogo.

Successivamente, nell'Ottocento, alcuni editori arbitrariamente e a scopo speculativo daranno un titolo a molte composizioni sue, evidenziandone un elemento caratteristico. La sinfonia n.94 diventerà così "Il colpo di timpano" oppure "La sorpresa" con chiaro riferimento ai bruschi contrasti dinamici sottolineati dal timpano che caratterizzano il secondo tempo.

La sinfonia n.94 è composta da quattro tempi. L' "Adagio cantabile", in cui i due temi piacevolmente melodici passano dagli archi ai fiati, è seguito da un "Andante" in forma di variazione con la melodia interrotta dagli improvvisi interventi del "tutti" orchestrale rafforzati dal timpano. Il terzo tempo è un festoso"Minuetto" con il "Trio" e la sinfonia conclude con un "Allegro di molto" gioioso e brillante.

Paola Raschi

Guida all'ascolto 2 (nota 1)

Il primo viaggio in Inghilterra - dal gennaio 1791 al giugno 1792 - doveva costituire un autentico rivolgimento professionale nell'esistenza di Haydn. Nel settembre 1790 un evento inatteso aveva posto bruscamente fine alla realtà musicale in cui il compositore si era trovato continuativamente ad operare per oltre un trentennio, in qualità di dipendente presso la corte dei principi Esterhàzy. Alla morte improvvisa del principe Nicolaus, raffinato mecenate, amante delle arti e della musica, il figlio Anton aveva licenziato la troupe operistica, l'orchestra e la compagnia di attori attive presso la residenza di Esterhàza, concedendo ad Haydn una lauta pensione vitalizia. Di qui la decisione, per il compositore, di accogliere l'invito dell'impresario e musicista inglese John Peter Salomon a recarsi in Inghilterra per prendere parte alla stagione concertistica diretta dallo stesso Salomon.

In realtà la fama di Haydn era ben alta in Inghilterra assai prima che il compositore sbarcasse a Dover, grazie alla diffusione editoriale delle sue partiture, che gli aveva garantito una celebrità europea, almeno a partire dagli anni Ottanta del secolo. La vita musicale londinese, d'altra parte, mancava da decenni di importanti compositori autoctoni e si nutriva di musicisti immigrati, provenienti soprattutto dall'area austro-tedesca; e nessuno aveva colmato il vuoto lasciato, nel 1782, dalla scomparsa di Christian Bach fondatore, con Carl Friedrich Abel, di un fortunatìssimo ciclo di concerti pubblici a pagamento. Haydn si trovò a ricoprire appunto il ruolo che era stato ideato da Christian Bach e Abel, dirigendo al cembalo tutti i concerti delle stagioni di Salomon. Il pubblico londinese lo ricompensò tributandogli i massimi onori. I commentatori lo paragonarono a Händel, alludendo ai «primi due compositori della scuola antica e di quella moderna». Non mancarono i riconoscimenti pubblici di tutta l'alta società e della stessa casa reale. Per i concerti di Salomon alle Hanover Square Rooms, dunque, furono create quasi tutte le dodici sinfonie dette "londinesi". L'orchestra per cui queste partiture vennero concepite comprendeva illustri virtuosi e compositori, e raggiungeva un numero di strumentisti quasi doppio rispetto a quello disponibile alla corte di Esterhàza. Ovvio che la stessa produzione sinfonica venisse direttamente influenzata da queste mutate condizioni. La scrittura strumentale di Haydn potè dunque avvantaggiarsi di una rinnovata varietà di effetti, sviluppandosi da una concezione ancora cameristica del suono orchestrale a una pienamente "sinfonica" in senso moderno.

Ma anche un altro fattore fu determinante nella novità dei risultati del ciclo delle sinfonie "londinesi", il mutamento dei rapporti produttivi. Il passaggio da Esterhàza a Londra implicò per Haydn la brusca transizione dalla condizione di compositore dipendente, autore di brani rivolti a un pubblico ristretto e specializzato, a quella di libero professionista, consapevole di scrivere per un pubblico, come quello londinese, preparato, esigente e pieno di aspettative. E proprio la particolare attenzione al pubblico portò Haydn a redigere delle partiture che potessero "impressionare" per dei precisi, riconoscibili tratti distintivi.

In questa prospettiva si chiarisce il significato metonimico dei soprannomi legati a molte delle "Londinesi": i vari nomignoli, riduttivi ma non necessariamente fuorvianti, vogliono puntualizzare proprio quello che è di volta in volta l'elemento più saliente di un ingegno sempre rinnovato sul piano espressivo. Nel caso della Sinfonia n. 94 i due soprannomi - "Sorpresa" nei paesi anglosassoni e "Colpo di timpano" in quelli di lingua tedesca - che accompagnano la partitura fin dalla sua creazióne puntualizzano una caratteristica saliente del secondo movimento; «il mio desiderio era [...] quello di sorprendere il pubblico con qualcosa di nuovo» osservò Haydn.

Eseguita per la prima volta a Londra il 23 marzo 1792 sotto la direzione dell'autore, la Sinfonia n. 94 è la terza (e non la seconda, nonostante il numero d'ordine) del gruppo delle "Londinesi"; si affida a un organico composto da coppie di flauti, oboi, fagotti, corni, trombe, e da timpani e archi. Per il superiore equilibrio nella concezione della forma, l'impiego di materiale tematico di carattere "popolare", la ricerca continuamente variata delle soluzioni strumentali, armoniche, di sviluppo, la Sinfonia esprime tutte le caratteristiche peculiari del gruppo delle "Londinesi", e costituisce uno dei risultati più alti del sinfonismo haydniano.

L'Adagio cantabile introduttivo, improntato ad una ambientazione lirica, contiene, in nuce, il materiale tematico del seguente Vivace assai; il carattere "danzante" del motivo iniziale si proietta sull'intero movimento, che non è fondato su una pronunciata contrapposizione tematica (un tema secondario compare solo nella coda dell'esposizione, e lo sviluppo è basato interamente sul primo), ma sulla mirabile elaborazione. Il secondo tempo è un tema con variazioni, in cui ogni successiva comparsa dell'aria popolare (citata da Haydn anche nelle Stagioni) acquista colorazioni variegate grazie a una superba strumentazione; è qui che trova luogo il "colpo di timpano" del titolo, a scandire la prima metà del periodo iniziale. Il Minuetto ha il carattere di Ländler, legato tematicamente al Trio, ma rispetto a questo nettamente contrastante; e questa logica di contrasti trova il suo momento più alto nel Finale, in forma sonata, dinamicamente scattante e impreziosito da quelle pause improvvise e quelle false riprese che sono la manifestazione più umoristica e acuta dell'arguzia haydniana.

Arrigo Quattrocchi


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di Via della Conciliazione, 13 marzo 1994


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Ultimo aggiornamento 20 giugno 2013