Fidelity (Fedeltà), Hob:XXVIa:30

Lied per voce sola con accompagnamento di pianoforte

Musica: Franz Joseph Haydn (1732 - 1809)
Testo: Anne Hunter Organico: voce, pianoforte
Composizione: Vienna, 3 giugno 1794
Edizione: Corri & Dussek, Londra 1794
Guida all'ascolto (nota 1)

Solamente in età matura - alla soglia dei cinquantanni - Haydn si dedicò alla composizione di canzoni, sollecitato dalla competizione con autori minori operanti in Vienna. Occorre attendere tuttavia addirittura il secondo viaggio in Inghilterra perché il maestro dia il meglio di sé in questo campo, non però nel genere del Lied tedesco, ma in quello della Canzonetta inglese. L'occasione venne dalla conoscenza di una poetessa inglese, Anne Hunter, nei confronti della quale sembra il compositore nutrisse dei sentimenti che oltrepassavano i confini della semplice amicizia. Haydn pubblicò, nel 1794/95, due raccolte di sei canzoni ciascuna, quasi tutte su testi della Hunter (due brani erano rispettivamente di Shakespeare e da Metastasio); altre due canzoni rimasero inedite ancora per qualche anno, forse per i sottintesi strettamente privati del testo poetico.

Rispetto ai Lieder tedeschi degli anni 1780, le Canzonette inglesi mostrano assai maggiori motivi d'interesse; i Lieder, infatti, sono dei brani dai testi francamente mediocri, dalla melodiosità popolareggiante, con una struttura prevalentemente strofica e con la linea vocale che è solamente il raddoppio della mano destra del pianoforte. Assai più ambiziose e avveniristiche, nell'insieme, le Canzonette. Intanto i testi della Hunter hanno un contenuto poetico che, senza certo attingere grandi traguardi, si riallaccia al filone modesto ma degnissimo di certa poesia pastorale. Poi, forse per lo stimolo dei testi, sono proprio gli intenti del compositore ad essere più alti; voce e pianoforte sono autonomi l'una dall'altro, raramente il musicista rinuncia a rivestire di nuove, note o almeno a variare ogni nuova strofa, e da questi contenuti, tutt'altro che ovvi nel 1794, nascono dei risultati espressivi che fanno di questi brani il vero e autentico contributo di Haydn alla nascita del Lied romantico.

Arrigo Quattrocchi

Testo

Fidelity

While hollow burst the rushing winds
And heavy beats the show'r,
This anxious aching bosom finds
No comfort in its pow'r.
No! No!

For Ah! my love it little knows
What thy hard fate may be,
What bitter storm of fortune blows,
What tempests trouble thee.

A wayward fate hath spun the thread,
On which our days depend,
And darkling in the chequer'd shade
She draws it to an end.

But what soe'er may be our doom,
The lot is cast for me;
For in the world or in the tomb
My heart is fix'd on thee.
Fedeltà

Mentre i venti furiosi urlano rauchi
E pesante batte la pioggia
Questo cuore accorato e palpitante
Non ha conforto nel loro potere.
No! No!

Perché, o mio amore, essi non sanno quanto
Duro per te possa essere il destino
Quanto soffino aspre le tempeste del fato
Quali burrasche ti tormentino.

Un destino capriccioso ha attorto il filo
Da cui dipendono i nostri giorni
E nascondendosi nell'ombra incerta
Lo trae al suo termine.

Ma quale che sia il nostro destino
La mia sorte è decisa
Perché in terra o nella tomba
Il mio cuore ti appartiene.

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 4 novembre 1987


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Ultimo aggiornamento 15 maggio 2016