Concerto in do maggiore per oboe e orchestra, Hob:VIIg:C1


Musica: Franz Joseph Haydn (1732 - 1809)
Organico: oboe solista, 2 corni, 2 trombe, timpani, 2 violini, viola, basso
Composizione: 1784 circa

Attribuzione incerta
Guida all'ascolto (nota 1)

Sembra ormai certo che il Concerto in do maggiore per oboe e orchestra non possa attribuirsi ad Haydn, bensì evidentemente a un suo scrupoloso imitatore. In ogni caso, che sia di scuola o no tutto è ancora da verificare, pare a noi che senza troppe preoccupazioni filologiche, si possa dire almeno questo: che se il ricalco c'è stato, ne va apprezzata la sapienza, poiché se invece il Concerto è autentico, lo si può davvero considerare un brillante saggio di invenzione musicale. Composto presumibilmente attorno al 1784, bisogna in realtà considerare il lato artigianale del lavoro di Haydn come musicista di corte e anche di mercato, per cui nemmeno i suoi non pochi capolavori sfuggono a un criterio di attività che lo vedeva impegnato a produrre quotidianamente e può ben dirsi senza sosta, al tempo stesso ponendosi per il suo talento al centro di un mondo musicale che in buona parte misurava su di lui le proprie scelte stilistiche, le proprie mode. Ci vorrà un Mozart per uscire da tali tutele, ma dopo averle subite, e quindi ci vorrà un Beethoven per chiudere definitivamente, anch'egli dopo averla sperimentata, la stagione haydniana della musica austriaca. Dunque un pezzo come quello che s'esegue, a parte le legittime preoccupazioni degli studiosi, non cessa comunque di far riferimento a una paternità pur sempre legittima, non fosse per come lo strumento solista viene chiamato a esibirsi nel rapporto con l'orchestra, in uno stile che tien conto delle formule galanti però arricchendole e anche snaturandole con le emozioni di un gusto espressivo che sfrutta il suono dell'oboe, la ricchezza del suo timbro, con un'intensità nient'affatto riducibile a un Settecento di maniera.

Luigi Pestalozza


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 13 aprile 1975


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Ultimo aggiornamento 29 settembre 2012