Theodora, HWV 68


Testo dell'oratorio

ATTO I
Scena I
(Valente, Settimio, Didimo, Coro di pagani)
VALENTE
'Tis Dioclesian's natal day:
Proclaim throughout the bonds of Antioch
A feast, and solemn sacrifice to Jove!
Whoso disdains to join the sacred rites,
Shall feel our wrath in chastisement, or death;
And this, Septimius, take you in charge.
Go, my faithful soldier, go,
Let the fragrant incense rise
To Jove, great ruler of the skies!
Questo e il giorno genetliaco di Diocleziano:
proclamate in tutte le terre di Antiochia
una festa, e un solenne sacrificio a Giove!
Chi si rifiuta d'unirsi ai sacri riti,
subirà la nostra collera, in prigione o con la morte;
annunziar questo, o Settimio, è il tuo compito.
Vai, mio fedele soldato, vai,
fa salire al cielo I'incenso fragrante
in onore di Giove, gran signore dei cieli!
CORO
And draw a blessing down
On his imperial crown,
Who rules the world below!
Che la benedizione divina
scenda sulla corona imperiale,
che domina il mondo terreno!
DIDIMO
Vouchsafe, dread Sir, a gracious ear
To my request. Let not thy sentence doom
To racks and flames all, all, whose scrup'lous minds
Will not permit them, or, to bend the knee,
To Gods they know not, or, in wanton mood,
To celebrate the day with Roman rites.
Degnati, o mio signore, di porgere
ascolto alla mia richiesta. Con i tuoi ordini
non condannare alla tortura e al fuoco tutti, anche
quelli che con i loro scrupoli non li potranno tollerare,
né piegheranno le ginocchia a dèi a loro estranei,
oppure non saranno disposti a celebrare serenamente tal giorno con i riti romani.
VALENTE
Art thou a Roman? and yet dar'st defend
A sect, rebellious to the Gods, and Rome?
Sei tu un romano? Come osi difendere
una setta, ribelle agli dèi e a Roma?
DIDIMO
Many there are in Antioch, who disdain
An idol offering, yet are friends to Caesar.
Sono parecchi ad Antiochia che disdegnano
le offerte a un idolo, e pur sono amici di Cesare.
VALENTE
It cannot be; they are not Caesar's friends,
Who own not Caesar's Gods. - I'll hear no more!
Racks, gibbet, sword and fire
Shall speak my vengeful ire
Against the stubborn knee.
Nor gushing tears,
Nor ardent pray'rs
Shall shake our firm decree.
Racks.....
Questo non può essere; non sono amici di Cesare
quanti non sono amici degli dèi di Cesare. Non ascolterò oltre!
Torture, forche, spada e fuoco
realizzeranno la mia ira vendicatrice
nei confronti di tali recalcitranti.
Né pianti né lacrime
né ardenti preghiere
faranno vacillare il nostro fermo decreto.
Torture.....
CORO DEI PAGANI
For ever thus stands fix'd the doom
Of rebels to the Gods and Rome,
While sweeter than the trumpets sound
Their groans and cries are heard around.
Per sempre è stabilita ora la condanna
ai ribelli agli dèi e a Roma,
mentre risuonano le trombe romane,
si odono gemiti e grida tutt'intorno.
Scena II
(Didimo, Settimio)
DIDIMO
Most cruel edict! Sure, thy gen'rous soul,
Septimius, abhors the dreadful task
Of persecution. Ought we not to leave
The free-born mind of man still ever free?
Since vain is the attempt, to force belief
With the severest instruments of death?
The raptur'd soul defies the sword,
Secure of virtue's claim,
And trusting Heaven's unerring word,
Enjoys the circling flame.
No engines can a tyrant find,
To storm the truth supported mind
The raptur'd soul.....
O editto crudelissimo! Certo il tuo generoso cuore.
o Settimio, aborre dall'infame ordine
di persecuzione. Perché non dovremmo
lasciar la libertà a chi è nato libero?
Non è forse vano il tentativo d'imporre
la fede con i più severi strumenti di morte?
L'anima rapita in estasi sfida la spada,
sicura com'è della sua virtù,
e fidando nella parola infallibile del Cielo
affronta col sorriso sulle labbra il cerchio di fiamme.
Non vi sono macchine di tortura, che un tiranno possa trovare, per distogliere la fede dai credenti.
L'anima rapita in estasi.....
SETTIMIO
I know thy virtues, and ask not thy faith;
Enjoy it as you will, my Didimus.
Though not a Christian, yet, I own,
Something within declares for acts of mercy.
But Antioch's President must by obey'd;
Such is the Roman discipline, while we
Can only pity whom we dare not spare.
Descend, kind Pity, heav'nly guest,
Descend, and fill each human breast
With sympathizing woe!
That liberty and peace of mind
May sweetly harmonize mankind.
And bless the world below!
Descend.....
Conosco la tua virtù, non ti chiedo la tua fede;
segui la tua coscienza, mio Didimo.
Pur non essendo un cristiano, io sento
qualcosa che mi parla di un atto di misericordia.
Ma il governatore di Antiochia dev'essere ubbidito;
questa è la disciplina dei romani, mentre noi
possiamo soltanto aver pietà di quanti non osiamo risparmiare.
Scendi, gentile pietà, ospite celeste,
scendi e colma ogni petto umano
con la tua partecipazione !
Che la libertà e la pace dell'animo
possano diffondere l'armonia tra gli uomini
e benedire il mondo sottostante!
Scendi.....
Scena III
(Teodora con i Cristiani)
TEODORA
Though hard, my friends, yet wholesome are the truths
Taughtin affliction's school, whence the pure soul
Rises refin'd, and soars above the world.
Fond flatt'ring world, adieu!
The gayly-smiling pow'r,
Empty treasures,
Fleeting pleasures,
Ne'er shall tempt or charm me more.
Fond flatt'ring world, adieu!
Faith inviting,
Hope delighting,
Nobler joys we now pursue.
Fond flatt'ring world, adieu!
Per quanto penose, amici miei, pure salutari
sono le verità apprese alla scuola dell'afflizione, donde l'anima
ascende purificata e si libra al di sopra del mondo.
Addio, o lusinghe del mondo!
I tuoi sguardi e i tuoi sorrisi
sono tesori vuoti,
piaceri effimeri,
nulla può tentarmi o affascinarmi più
Addio, o lusinghe del mondo!
La fede invita,
la speranza delizia,
a perseguire ora gioie più nobili.
Addio, o lusinghe del mondo!
IRENE
Oh bright example of all goodness!
How easy seems affliction's heavy load.
While thus instructed, and companion'd thus,
As'twere with Heaven conversing, we look down
On the vain pomp of proud Prosperity
Bane of virtue, nurse of passions.
Soother of vile inclinations,
Such is, Prosperity, thy name!
True happiness is only found,
Where Grace and Truth and Love abound,
And pure Religion feeds the flame.
Bane of virtue.....
O luminoso esempio del bene massimo!
Quanto lieve sembra il greve carico dell'afflizione,
quando col tuo insegnamento,
con il tuo esempio,
quasi in colloquio col Cielo, disdegnamo
la vana pompa della superba prosperità terrena!
Rovina della virtù, nutrice delle passioni,
adulatrice delle propensioni vili,
questo è, o prosperità, il tuo nome!
La vera felicità è da trovarsi soltanto
ove la grazia e la fede e l'amore abbondano,
e la pura religione alimenta la fiamma.
Rovina della virtù.....
CORO
Come, mighty Father, mighty Lord,
With Love our souls inspire!
While Grace and Truth flow from thy Word,
And feed the holy fire.
Vieni, potente Padre, potente Signore,
ispira col tuo amore le nostre anime!
Mentre la grazia e la fede si librano dalla tua parola
e alimentano il fuoco sacro.
Scena IV
(Entra il Messaggero)
MESSAGGERO
Fly, fly, my brethren heathen rage
Pursues us swift,
Arm'd with the terrors of insulting death.
Fuggi, fuggi confratello mio! Selvaggia
è l'ira vendicatrice che ci perseguita,
armata del terrore di una morte orrenda.
IRENE
Ah! whither should we fly? or fly from whom?
The Lord is still the same, to day, for ever;
And his protection here and ev'rywhere.
Though gath'ring round our destin'd heads
The storm now thickens, and looks big with fate:
Still shall thy servants wait on Thee, oh Lord,
And in thy saving mercy put their trust!
As with rosy steps the morn
Advancing, drives the shades of night,
So from virtuous toils well-borne
Raise thou our hopes of endless light!
Triumphant Saviour! Lord of day!
Thou art the life, the light, the way!
As with.....
Ah! Dove mai dovrei fuggire? O fuggire da chi?
Il Signore è sempre lo stesso, oggi e per sempre;
e il suo scudo protettivo qui e ovunque.
Tutt'attorno ai nostri destini
s'addensa la tempesta, e sembra grande, col destino:
pure i tuoi servi attendono te, o Signore,
e ripongono ogni fiducia nella salvezza della tua misericordia.
Come l'alba rosata, avanzando, scaccia le ombre della notte, così dalle creature virtuose provengono e
ascendono le nostre speranze di una luce senza fine!
O Salvatore trionfante! O Signore del giorno!
Tu sei la vita, la luce, la via!
Come l'alba.....
CORO
All pow'r in heaven above, or earth beneath,
Belongs to Thee alone,
Thou everlasting One!
Mighty to save in perils, storm and death.
Tutto il potere in alto nei cieli, o sulla terra,
appartiene a Te soltanto,
Tu unico immortale!
Possa tu salvarci nel periglio, nella tempesta e nella morte.
Scena V
(Entra Settimio)
SETTIMIO
Mistaken wretches! why thus blind to fate
Do ye in private Oratories dare
Rebel against the President's decree? and scorn
With native rites to celebrate the day,
Sacred to Caesar, and protecting Jove?
Dread the fruits of christian folly,
And this stubborn melancholy,
Fond of life and liberty!
Cahins and dungeons ye are wooing,
And the storm of death pursuing,
Rebelsto the known decree.
Dread the fruits.....
O folli e imprudenti, perché, ciechi al fato,
osate in oratori segreti
ribellarvi al decreto dal governatore? E disdegnate
celebrare con riti nativi il giorno,
sacro a Cesare e a Giove protettore?
Paventate i frutti della follia cristiana,
e questa malinconia ostinata,
amante della vita e della libertà!'
Catene e prigioni vi attendono,
e la tempesta della morte vi perseguita,
o ribelli all'editto emanato.
Paventate i frutti.....
TEODORA
Deluded mortal! call it not rebellion,
To worship God; it is His dread command,
His, whom we cannot, dare not disobey,
Though death be our reward.
O mortale illuso! Non chiamare ribellione,
il culto di Dio; suo è l'editto terribile,
suo, e proprio per questo non possiamo, non osiamo disobbedire, pur se la morte sarà la nostra ricompensa.
SETTIMIO
Death is not yet thy doom,
But worse than death to such a virtuous mind!
Lady, these guards are order'd to convey you
To the vile place, a prostitute, to devote your charms.
La morte non è ancora la tua condanna,
ma qualcosa peggio della morte toccherà ad un simile spirito virtuoso!
Signora, queste guardie hanno l'ordine di condurvi
a un luogo vile, a un lupanare, perché offriate le vostre grazie.
TEODORA
Oh worse than death indeed! Lead me, ye guards,
Lead me, or to the rack, or to the flames,
I'll thank your gracious mercy!
Angels, ever bright and fair,
Take, oh take me to your care!
Speed to your own courts my flight,
Clad in robes of virgins white,
Take me,
Angels.....
O destino invero peggiore della morte! Conducetemi, guardie,
conducetemi alla tortura, o alle fiamme,
ringrazierò la vostra misericordia!
O Angeli, sempre chiari e luminosi,
prendetemi, prendetemi sotto la vostra protezione,
guidate il mio volo alle vostre schiere,
nelle immacolate vesti virginali!
O Angeli.....
(Esce con Settimio)
Scena VI
(Entra Didimo)
DIDIMO
Unhappy, happy crew! - why stand you thus,
Wild with amazement? Say, where is my love,
My life, my Theodora?
O infelice, o felice schiera! Perché restate lì
in preda allo stupore e all'ira? Ditemi, dov'è il mio amore,
la mia vita, la mia Teodora?
IRENE
Alas! she's gone;
Too late thou cam'st to save
The fairest, noblest, best of women.
A Roman soldier led her trembling hence,
To the vile place, where Venus keeps her court.
Ahimè, essa è andata via;
troppo tardi sei giunto a salvarla,
la più luminosa, la più nobile, la migliore delle donne.
Un soldato romano l'ha tratta via di qua,
per condurla a un luogo, ove Venere ha la sua corte.
DIDIMO
Kind Heaven, if virtue be thy care:
With courage fire me,
Or art inspire me,
To free the captive fair!
On the wings of the wind will I fly,
With this princess to live,
or this christian to die.
Kind Heaven.....
O Cielo, prestami ascolto, se la virtù ti è cara:
accendimi il coraggio,
ispirami arte e scienza,
per liberare la prigioniera!
Sulle ali del vento m'involerò,
per vivere con questa principessa,
o per morire con questa cristiana.
O Cielo prestami ascolto.....
(Esce)
IRENE
Oh love, how great thy pow'r! but greater still
When virtue prompts the steady mind, to prove
Its native strength in deeds of highest honour!
O amore, quanto grande è il tuo potere! Ma ancor più grande quando la virtù anima lo spirito, inducendolo
a provare la sua forza nativa in atti del più alto onore!
CORO
Go, gen'rous pious youth!
May all the pow'rs above
Reward thy virtuous love,
Thy constancy and truth,
With Theodora's charms,
Free from these dire alarms;
Or crown you with the blest
In glory, peace and rest!
Va, pio e generoso giovane!
Possa tutto il potere dei Cieli
ricompensare il tuo amore virtuoso,
la tua costanza e la tua fede,
con le grazie di Teodora,
libera da questi crudeli perigli;
oppure possa coronarti con la benedizione
nella gloria, nella pace eterna!
ATTO II
Scena I
VALENTE
Ye men of Antioch, with solemn pomp
Renew the grateful sacrifice to Jove!
And while your songs ascend the vaulted skies,
Pour on the smoking altar floods of wine,
In honour of the smiling deities,
Fair Flora, and the Cyprian queen.
Cittadini di Antiochia, con pompa solenne
rinnovate il sacrifizio propiziatorio a Giove!
E mentre i vostri canti ascenderanno al più alto dei cieli,
versate sugli altari fumanti fiotti di vino
in onore delle divinità sorridenti.
in onore della bionda Flora e della regina di Cipro.
CORO
Queen of summer, queen of love,
And thou cloud-compelling Jove:
Grant a long and happy reign
To great Caesar, king of men!
Regina dell'estate, regina dell'amore,
e tu, Giove, agitatore delle nubi:
assicura un regno lungo e felice,
al grande Cesare, re degli uomini!
VALENTE
Wide spread his name.
And make his glory
Of endless fame
The lasting story!
Return, Septimius, to the stubborn maid,
And learn her final resolution.
If ere the sun with prone career has reach'd
The western isles, she deigns an offering
To the great Gods, she shall be free; if not,
The meanest of my guards
Shall triumph o'er her boasted chastity.
Si proclami alto il suo nome,
e si onori la sua gloria
di fama imperitura,
la gloria trascorsa!
Ritorna, o Settimio, alla vergine irremovibile,
e ascolta da lei l'ultima sua decisione.
Non appena il sole nel suo corso avrà raggiunto
le isole occidentali, ella dovrà fare un'offerta
ai grandi dèi, e sarà libera; se no,
la più vile delle mie guardie
trionferà della vantata sua castità.
CORO
Venus laughing from the skies,
Will applaud her votaries:
While seizing the treasure,
We revel in pleasure,
Revenge sweet love supplies!
Venus laughing from the skies,
Will applaud her votaries.
Venere, ridendo dal cielo,
si allieterà dei voti a lei fatti:
impadronendoci del tesoro
lo traduciamo in piacere,
vendica i supplici del dolce amore!
Venere, ridendo dal cielo,
si allieterà dei voti a lei fatti.
Scena II
(Teodora nella sua prigione)
TEODORA
Oh thou hrigh sun! how sweet thy rays
To health and liberty!,but here, alas!
They swell the agonizing thought of same,
And pierce my soul with sorrows yet unknown.
With darkness deep, as is my woe,
Hide me, ye shades of Night!
Your thickest veil around me throw.
Conceal'd from human sight!
Or come, thou Death, thy victim save,
Kndly embosom'd in the grave!
O raggi del sole! Quanto dolci i tuoi raggi
alla vita e alla libertà! Ma qui, che dolore!
I tuoi raggi ingigantiscono il tormentoso pensiero della vergogna, e penetrano la mia anima con una pena sinora sconosciuta.
Con la profonda oscurità, profonda come il mio dolore,
nascondetemi, o ombre della notte!
Gettate attorno a me il vostro velo più fitto,
sottraetemi dalla vista umana!
O vieni, o morte, salva la tua vittima,
sprofondala gentilmente nella tomba!
(un interludio di musica dolce)
But why art thou disquieted, my soul?
Hark! Heaven invites thee in sweet rapt'rous strains
To join the ever-singing, ever-loving choir
Of saints and angels in the courts above.
Oh that I on wings could rise,
Swiftly sailing through the skies.
As skims the silver dove!
That I might rest,
For ever blest
With armony and love.
Oh that I on wings.....
Perché sei inquieta, anima mia?
Orsù! Il Cielo ti invita nelle dolci ed armoniose sue sfere
ad unirti al coro sempre inneggiante, sempre amante
dei santi e degli angeli nelle sedi più alte.
Possa io salire al Cielo con le ali,
librandomi leggera nell'aria,
simile all'argentea colomba!
Possa io restarvi
benedetta per sempre
con armonia e amore.
Possa io salire al Cielo con le ali.....
Scena III
DIDIMO
Long have i known thy friendly social soul.
Septimius, oft experiene'd in the camp
And perilous scenes of war, when side by side
We fought, and brav'd the dangers of the field,
Dependent on each other's arm. With freedom then.
I will disclose my mind -; I am a Christian.
And she, who by Heaven's influential grace
With pure religious sentiments inspir'd
My soul, with virtuous love inflam'd my heart:
Ev'n she, who, shame to all humanity!
Is now condemn'd to public lust -
Da lungo tempo ho conosciuto il tuo animo, amico e fedele, o Settimio, sperimentato sovente sul campo e nelle perigliose vicende di guerra, quando fianco a fianco
noi abbiamo pugnato, e superato i pericoli della guerra,
con fiducia reciproca nelle nostre braccia. Con libertà quindi schiudimi il tuo cuore: io sono un cristiano.
E lei, che con l'influenza della grazia divina
ha ispirato con sentimenti di pura religione
la mia anima, infiammando il mio cuore con l'amore della virtù: proprio lei, o vergogna di tutta l'umanità!
proprio lei è condannata ora al piacere pubblico.....
SETTIMIO
No more!
The shame reflects too much upon thy friend,
The mean, though duteous instrument of pow'r,
Knowing her virtues only, not thy love.
Though the honours, that Flora and Venus receive
From the Romans, this Christian refuses to give:
Yet nor Venus nor Flora delight in the woe,
That disfigures their fairest resemblance below.
Non più!
La vergogna troppo si riflette sul tuo amico,
un vile, pur ossequioso strumento del potere,
consapevole soltanto delle virtù sue non del suo amore.
Eppure gli onori, che Flora e Venere ricevono
dai romani, questo cristiano si rifiuta d'offrire:
che umilia la loro più luminosa immagine laggiù.
DIDIMO
Oh save her then, or give me pow'f to save
By free admission to th'imprison'd maid!
O salvala allora, o concedimi allora il potere di salvarla,
dandomi libero accesso alla vergine imprigionata!
SETTIMIO
My guards, not less asham'd of their vile office,
Will second your intent, and pleasure me.
Le mie guardie in preda alla vergogna per il vile loro
compito, asseconderanno il tuo proposito, con mia
soddisfazione,
DIDIMO
I will reward them with a bounteous heart,
And you, my friend, with all that Heaven can give
To the sincerity of pray'r
Deeds of kindness to display.
Pity suing,
Mercy wooing:
Who the call can disobey?
Of virtuous beauty in distress,
Earth will praise and Heaven repay.
Deeds of kindness.....
lo li ricompenserò con cuore generoso,
e anche te, amico mio, con tutto quanto il Cielo
potrà dare alla sincerità di un supplice.
Compiere atti di gentilezza,
che muovono a pietà,
e sollecitano misericordia:
chi può sottrarsi a un tale appello?
ma l'opportuno soccorso
ad una virtuosa bellezza in pericolo,
la terra loderà e il cielo ripagherà.
Compiere atti di gentilezza
Scena IV
(Irene con i Cristiani)
IRENE
The clouds begin to veil the hemisphere,
And heavily bring on the night; the last
Perhaps to us - oh! that it were the last
To Theodora, ere she fall a prey
To unexampled lust and cruelry.
Defend her Heaven, let angels spread
Their viewless tents around her bed!
Keep her from vile assaults secure,
Still ever calm and ever pure!
Defend her.....
Le nubi cominciano a velare l'emisfero,
e sempre più s'approssima la notte; l'ultima
forse per noi... Oh, possa essere l'ultima
per Teodora, possa una preghiera
sottrarla alla lussuria e alla crudeltà senza confronto.
Cielo, difendila, scatena i tuoi angeli
perché distendano attorno al suo giaciglio
delle cortine che la sottraggano alla vista!
Difendetela dalla vile profanazione,
serbatela sempre serena e sempre pura!
Cielo, difendila.....
Scena V
(La prigione di Teodora. Didimo, più lontano, con la visiera dell'elmo calata)
DIDIMO
Or lull'd with grief, or rapt her soul to heaven.
In innocence of thought, intranc'd she lies.
Ecco, essa giace, addormentata nell'afflizione,
con l'anima rapita in Cielo, innocente.
(S'avvicina a lei)
Sweet rose and lily, flow'ry form!
Take me your faithful guard,
To shield you from bleak wind and storm -
A smile be my reward!
Dolce rosa e dolce giglio, quadro floreale!
Assumimi come tua guardia fedele,
tale da difenderti dal freddo vento e dalla tempesta...
Un sorriso sarà la mia ricompensa!
TEODORA
(trasalendo)
Oh save me, Heaven, in this my perilous hour! Salvami, o Cielo, in questa mia ora di pericolo!
DIDIMO
Start not, much injur'd princess - I come not
As one, this place might give you cause to dread,
But your deliverer
And that dear ornament to Theodora,
Her angel-purity. - If you vouchsafe
But to change habit with your - Didimus.
Non trasalire, oprincipessa così ingiuriata... Io non
giungo come uno che possa causarti affanno,
ma per salvarti
e per salvare quell'ornamento caro a Teodora,
la sua purezza angelica. Rassicurati,
muta l'espressione del tuo volto... lo sono Didimo.
(Si fa riconoscete)
TEODORA
Excellent youth!
I know thy courage, virtue, and thy love!
This becomes not Theodora,
But the blind enemies of truth - Oh no,
It must not be! Yet Didimus can give
A boon, will make me happy!
O coraggioso giovane!
Io conosco il tuo valore, la tua virtù e il tuo amore!
Questo non riguarda Teodora,
ma i ciechi nemici della verità ... O no,
questo non può essere! Didimo può darmi un bene, vuol
farmi felice!
DIDIMO
How? or what? may soul with transport
Listens to the request.
Che sento? La mia anima con trasporto
ascolta la tua richiesta.
TEODORA
The pilgrim's home, the sick man's health,
The captive's ransom, poor man's wealth,
From the I would receive!
These, and a thousand treasures more,
That gentle death has now in store,
Thy hand and sword can give.
La dimora del pellegrino, la salute del malato,
il riscatto del prigioniero, la prosperità del povero,
da te vorrei ricevere!
Questi, e mille altri tesori,
che la morte gentilmente ha ora in serbo,
la tua mano e la tua spada possono darmi.
DIDIMO
Forbid it, Heaven!
Shall I destroy the life I came to save?
Shall I in Theodora's blood embrue
My guitly hands, and give her death, who taught
Me first to live?
Non permetterlo, o Cielo!
Come potrei io distruggere la vita che son venuto a
salvare? Come potrei io macchiare del sangue di
Teodora le mie mani colpevoli, e dare la morte a colei,
che per prima mi ha insegnato a vivere?
TEODORA
Ah! what is liberty or life to me,
That Didimus must purchase with his own!
Ah! Cos'è mai per me la libertà o la vita,
che Didimo possa pagarla con la sua!
DIDIMO
Fear not for me! The Pow'r that led me hither,
Will guard me hence; if not, His will be done!
Non temere per me! Il potere che mi ha condotto qui,
mi preserverà; se no, il Suo volere sarà fatto!
TEODORA
Yes, kind deliverer, I will trust that Pow'r!
Farewel, thou gen'rous youth
Sì, gentile mio salvatore, io ho fiducia in questo potere!
Addio, o giovane generoso!
DIDIMO
Farewel, thou mirror of the virgin state! Addio, o specchio della verginità!
Duetto
TEODORA
To thee, thou glorious son of worth,
Be life and safety given!
A te, glorioso figlio di tutto ciò che ha un valore,
sia concessa la vita, la salvezza!
DIDIMO
To thee, whose virtues suit thy birth,
Be every blessing given!
A te, che sei la virtù sin dalla nascita,
sia concessa ogni benedizione!
(Entrambi)
I hope again to meet on earth,
But sure shall meet in heaven!
Spero ancora d'incontrarti sulla terra,
ma senz'altro ci incontreremo in Cielo!
Scena VI
(Irene con i Cristiani)
IRENE
Tis night; but night's sweet blessing is deny'd
To grief like ours.
Be pray'r our refuge, pray'r to Him, who rais'd.
And still can raise, the dead to life and joy!
E notte; ma la dolce benedizione della notte è negata
agli afflitti come noi.
Possa la preghiera essere il nostro rifugio, la preghiera a Lui che è resuscitato e ancora può resuscitare i morti alla vita e alla gioia!
CORO
He saw the lovely youth, Death's early prey.
Alas! too early snatch'd away;
He heard his mother's fun'ral cries:
Rise, youth! he said: the youth begins to rise!
Lowly the matron bow'd, and bore away the prize!
Egli ha visto l'amabile giovanetto, prima preda della morte, ahimè! troppo presto strappato via;
Egli ha ascoltato i lamenti funebri di sua madre: sorgi, giovane! Egli disse: il giovane comincia a risorgere!
Lentamente la madre s'inchina e porta via la preda.
ATTO III
Scena I
(Irene con i Cristiani)
IRENE
Lord to thee, each night and day,
Strong in hope we sing and pray!
Though convulsive rocks the ground,
And thy thunders roll around:
Still to thee we sing and pray!
Lord to thee.....
Signore, a Te ogni notte e giorno,
saldi nella speranza, cantiamo e preghiamo!
Per quanto tremino le rocce sulla terra,
e i tuoi tuoni scrollino tutto attorno:
sempre noi cantiamo e preghiamo!
Signore, a Te.....
Scena II
(Entra Teodora nelle vesti di Didimo)
IRENE
But see, the good, the virtuous Didimus!
He comes to join with us in pray'r for Theodora.
Ecco, appare il buon, virtuoso Didimo!
Egli s'aggiunge a noi nelle preghiere per Teodora.
TEODORA
(facendosi riconoscere)
No, Heaven has heard your pray'rs for Theodora
Behold her safe! - Oh, that as free and safe
Were Didimus, my kind deliverer!
But let this habit speak the rest.
When sunk in anguish and despair,
To Heaven I cried: Heaven heard my pray'r,
And bade a tender father's care
The gen'rous youth obey'd and came,
All wrapt in love's divinest flame,
To save a wretched virgin's flame,
And turn her grief to joy.
No, il Cielo ha ascoltato le vostre preghiere per Teodora..,
Liberata e salva!... O fosse anche
libero e salvo Didimo, il gentile mio salvatore!
Possa questa mia veste dire il resto.
Quand'ero immersa nell'angoscia e nella disperazione,
gridai al Cielo: il Cielo udì la mia preghiera,
e la sollecitudine di un tenero padre
mi ha inviato il generoso giovane.
Il generoso giovane ha obbedito ed è venuto,
tutto infiammato del divino fuoco d'amore,
per salvare la reputazione di una vergine in pericolo
e volgere alla gioia il suo affanno.
CORO
Blest be the hand, and blest the pow'r,
That in this dark and dang'rous hour
Sav'd thee from cruel strife!
Lord, favour still the kind intent,
And bless thy gracious instrument
With liberty and life!
Benedetta sia la mano e benedetto il potere
che in quest'ora buia e perigliosa
salvò te da un crudele destino!
O Signore, il tuo favore sia ancora propizio,
e con libertà e vita
ricompensi chi è stato strumento del tuo volere!
Scena III
MESSAGGERO
Undaunted in the court stands Didimus,
Virtuously proud of rescued innocence.
But vain to save the gen'rous hero's life
Are all entreaties, ev'n from Romans vain;
And high-enrag'd the President protests,
Should he regain the fugitive, no more
To try her with the fear of infamy,
But with the terrors of a cruel death.
Intrepido nella corte sta Didimo,
virtuosamente orgoglioso dell'innocenza salvata.
Ma vane a salvare la vita del generoso eroe
sono tutte le suppliche, persino dei romani;
e in preda all'ira il governatore proclama,
qualora potesse riprendere la fuggitiva, mai più di
tentarla col timore dell'infamia,
ma col terrore di una morte crudele.
IRENE
Ah, Theodora! whence this sudden change
From grief's pale looks to looks of red'ning joy?
Ah, Teodora! Perché improvvisamente hai cambiato espressione
e da pallido, il tuo volto risplende ora di gioia?
TEODORA
O my Irene, Heaven is kind!
And Valens too is kind, to give me pow'r
To execute in turn my gratitude,
While safe my honour. - Stay me not, dear friend
Only assist me with a proper dress,
That I may ransom the too gen'rous youth.
O mia Irene, il Cielo è propizio!
e Valente pure è gentile, a concedermi la possibilità
di dimostrare a mìa volta la mia gratitudine,
mentre salvo il mio onore... Non trattenetemi, cara amica!
Adornami soltanto con una veste immacolata,
perché io possa riscattare quel giovane troppo generoso.
Duetto
IRENE
Whither, princess, do you fly?
Sure to suffer, sure to die?
Dove ti precipiti o principessa?
A soffrire, a morire?
TEODORA
No, no, Irene, no,
To life and joy I go!
No, no, Irene, no,
io vado incontro alla vita e alla gioia!
IRENE
Vain attempt - oh stay, oh stay! Vano è il tuo tentativo ... O, rimani, o, rimani!
TEODORA
Duty calls! I must obey! Il dovere chiama! Io devo obbedire.
(Teodora s'allontana)
IRENE
She's gone! disdaining liberty and life,
And ev'ry honour this frail life can give.
Devotion bids aspire to nobler things,
To boundless love and joys ineffable:
And such her expectation from kind Heaven.
New scenes of joy come crowding on,
While sorrow fleets away:
Like mists before the rising sun,
That gives a glorious day.
Ecco, è andata! Disdegnando libertà e vita,
e qualsiasi onore possa darle questa fragile vita.
La sua devozione si nutre di nobili ambizioni,
ineffabili gioie e amore senza fine:
e immensa la sua attesa dal Cielo propizio.
Nuove scene di gioia si affollano,
mentre il duolo s'invola:
come nebbia prima del sorgere del sole,
che preannuncia un giorno sfavillante.
Scena IV
VALENTE
(rivolto a Didimo)
- Is it a Christian virtue then
To rescue from justice one
Condemn'd?
... è una virtù cristiana
riscattare dalla giustizia
un condannato?
DIDIMO
Had your sentence doom'd her but to death,
I then might have deplored your cruelty,
And should not have oppos'd it.
Se la vostra sentenza l'avesse condannata a morte,
io avrei magari deplorato la vostra crudeltà,
senza però oppormi ad essa.
VALENTE
Take him hence,
And lead him to repentance or to death!
Traducetelo qui,
e costringetelo al pentimento o alla morte!
Scena V
(Entra Teodora)
TEODORA
But that my doom! - you may inflict it here
With legal justice; there 'tis cruelty;
Sia questo il mio giudizio!... Potete infliggerlo
in questo luogo secondo giustìzia;
nell'altro luogo era crudeltà.
SETTIMIO
Dwells there such virtuous courage in the sex?
Preserve them, oh ye Gods, preserve them both!
From virtue springs each gen'rous deed,
That claims our grateful pray'r.
Let justice for the hero plead,
And pity save the fair.
From virtue.....
Alberga dunque nell'animo femminile un tale coraggio, una tale virtù?
Preservateli, o dèi, preservateli entrambi!
Dalla virtù sgorga ogni atto generoso,
che invoca la nostra grata preghiera.
Sia accordata giustizia all'eroe,
e pietà alla giovane.
Dalla virtù.....
VALENTE
Cease, ye slaves, your fruitless pray'r!
The pow'rs below
No pity know -
For the brave or for the fair
Cease, ye slaves, your fruitless pray'r!
Cessate, o schiavi, le vane vostre preghiere!
Il potere
non conosce pietà
per l'eroe o per la giovane.
Cessate, o schiavi, le vane vostre preghiere!
DIDIMO
(Rivolto a Settimio)
Tis kind, my friends; but kinder still,
If for this daughter of Antiochus,
In mind as noble as her birth, your pray'rs
Prevail, that Didimus alone shall die.
Vi sono grato amici miei; ma ancor più grato,
se per questa figlia di Antiochia,
nobile nello spirito come per nascita, possano prevalere
le vostre preghiere, perché Didimo solo possa morire.
(Rivolto a Teodora)
Had I as many lives as virtues thou,
Freely for thee I would resign them all.
Avessi io tante vite come tu hai virtù,
volentieri per te le darei tutte.
TEODORA
Oppose not, Didimus, my just desires;
For know, that'twas dishonour I declin'd,
Not death - : most welcome now, if Didimus
Were safe, whose only crime was my escape!
Non opponi, o Didimo, ai giusti miei desideri;
perché io so che era soltanto il disonore, che io
sfuggivo, non la morte... : il massimo mio desiderio ora è
che sia salvo Didimo, il cui unico crimine fu la mia fuga!
CORO
How strange their ends,
And yet how glorious!
Where each contends
To fall victorious!
Where virtue its own innocence denies,
And for the vanquish'd the glad victor dies!
Come singolare la loro fine,
e pure così gloriosa!
Ognuno di loro lotta contro l'altro
per cadere vittorioso!
Ove la virtù nega la sua propria innocenza,
e per lo sconfìtto il vincitore muore felice!
DIDIMO
(rivolto a Valente)
On me your frowns, your utmost rage exert,
On me, your prisoner in chains!
Esercita su di me il tuo corruccio, la tua ira estrema,
su di me, il tuo prigioniero in catene!
TEODORA
Those chains
Are due to me, and death to me alone!
Quelle catene
spettano a me, e la morte a me soltanto!
VALENTE
- Are ye then judges for yourselves?
Not so our laws are to be trifled with - :
If both plead guitly, 'tis but equity,
That both should suffer. -
Ye ministers of justice, lead them hence, -
I cannot, will not bear such insolence!
Siete voi dunque i giudici di voi stessi?
le nostre leggi non possono essere sprecate così... :
se entrambi vi dichiarate colpevoli, questo è un giudizio d'equità,
che entrambi dovrete sopportare
Voi, ministri di giustizia, conduceteli via...
Io non posso, io non voglio tollerare oltre tale insolenza!
(Si allontana)
Scena VI
DIDIMO
- And such beauty suffer? Deve così soffrire la tua bellezza?
TEODORA
- Such useful valour be destroy'd? Deve così esser distrutto il prezioso tuo volere?
SETTIMIO
Destroy'd,
Alas! by an unhappy constancy!
Distrutto,
ahimè!, da una costanza infelice!
DIDIMO
Yet deem us not unhappy, gentle friend,
Nor rash; for life we neither hate nor scorn:
But think it a cheap purchase for the prize
Reserv'd in heaven for purity and faith.
Streams of pleasure ever flowing,
Fruits ambrosial ever growing,
Golden thrones,
Starry crowns
Are the triumphs of the blest:
When from life's dull labour free.
Clad with immortality,
They enjoy a lasting rest.
Non chiamarci infelici, o amico gentile,
né temerari; per la vita nessuno di noi nutre odio né disprezzo:
ma consideralo un prezzo a buon mercato per il premio
riservato in cielo alla purezza e alla fede.
Correnti di piacere sempre fluenti,
frutti d'ambrosia sempre crescenti,
troni d'oro,
corone di stelle
sono i trionfi delle anime benedette:
quando liberi dagli affanni della vita,
permeati d'immortalità,
possono gioire dell'eterno riposo.
Duetto
TEODORA E DIDIMO
Thither let our hearts aspire!
Objects pure of pure desire.
Still encreasing,
Ever pleasing,
Wake the song and tune the lyre,
Of the blissful holy choir!
Lassù è l'aspirazione dei nostri cuori!
Oggetti puri, di puro desiderio,
sempre crescenti,
sempre attraenti,
libra il canto e intona la lira
del benedicente sacro coro!
Scena VII
(Irene con i Cristiani)
IRENE
Ere this their doom is past, and they are gone
To prove, that Love is stronger far than Death.
Il loro destino è consumato ed essi sono andati
a provare che l'amore è più forte della morte.
CORO
Oh Love divine, thou source of flame,
Of glory and all joy!
Let equal fire our souls inflame,
And equal zeal employ:
That we the glorious spring may know.
Whose streams appear'd so bright below!
O amore divino, tu, sorgente della fama,
della gloria e di ogni gioia!
Possa una pari fiamma accendere le nostre anime
e un pari zelo impegnarle:
sì che noi possiamo conoscere la fonte gloriosa,
i cui rivoli sono apparsi così luminosi sulla terra!
APPENDICE
VALENTE
Ye ministers of justice, lead them hence,
I cannot, will not bear such insolence!
And as our Gods they honour or despise,
Fall they supplicants or sacrifice.
Voi, ministri di giustizia, conduceteli via,
io non posso, non voglio tollerare tale insolenza!
Ai nostri dèi essi devono onore o disprezzo,
ed essere quindi o supplici o vittime.
(Traduzione di Luigi Bellingardi)

(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 27 ottobre 1984


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Ultimo aggiornamento 31 ottobre 2014