Concerto in si bemolle maggiore per organo e orchestra, op. 4 n. 6, HWV 294


Musica: Georg Friedrich Händel (1685 - 1759)
  1. Andante. Allegro (si bemolle maggiore)
  2. Larghetto (sol minore)
  3. Allegro moderato (si bemolle maggiore)
Organico: organo (o arpa), 2 flauti diritti, 2 violini, basso continuo
Composizione: 1735
Edizione: J. Walsh, Londra, 1738
Guida all'ascolto 1 (nota 1)

Il Concerto per arpa e orchestra fu scritto da Haendel per l'arpista William Powell iunior e fu terminato il 25 gennaio 1736. Esso è una versione (quasi certamente quella originaria) dell'ultimo dei sei Concerti op. 4 per organo e orchestra (prima raccolta) che furono pubblicati nel 1738 e che compaiono nel ventottesimo volume della edizione delle musiche haendeliane curata dalla Haendel Gesellschaft. Nella versione per arpa, il Concerto era eseguito durante il primo atto dell'oratorio Alexander's Feast, dato per la prima volta al Covent Garden di Londra il 19 febbraio 1736, subito dopo il recitativo Timotheus plac'd on high.

Il lavoro è diviso in tre tempi. Nell'Andante-Allegro un franco tema è introdotto dall'arpa e dai primi e secondi violini con sordina, sul pizzicato di viole, violoncelli e contrabassi, ed è poi ripreso e portato avanti dall'arpa sola, sino ad una conclusione in tutti; segue uno svolgimento affidato all'arpa, con un breve intervento degli altri strumenti e il tutti finale. Un Larghetto di intonazione raccolta e meditativa alterna passaggi del tutti e del solo, collegandosi attraverso una cadenza (non scritta da Haendel) all'Allegro moderato. Qui il tema è presentato dal tutti, ripreso dall'arpa e con passaggi del tutti e dell'arpa, di cui l'intero movimento utilizza a preferenza i suoni penetranti del registro acuto.

Guida all'ascolto 2 (nota 2)

Riportiamo da uno scritto illustrativo di Roman Vlad sul Concerto per arpa e orchestra le note seguenti.

Questo concerto fu pubblicato nel 1738 come ultimo di un gruppo di sei concerti, designati col numero d'opera 4 e destinati "per arpicordo oppure organo''. Non è dubbio però che originariamente esso fu concepito per l'arpa. Lo dimostra il manoscritto conservato alla King's Library del British Museum e intitolato, appunto, "Concerto per la harpa". Si sa del resto che la composizione di questo Concerto risale allo stesso periodo in cui fu scritto l'oratorio La festa di Alessandro, che ebbe la sua prima esecuzione al teatro Covent Garden di Londra il 19 febbraio 1736. Il Concerto per arpa, scritto appositamente per la giovane arpista Powel, veniva eseguito durante l'intervallo dell'oratorio. Il Concerto presenta il tradizionale taglio tripartito, includendo un tempo centrale lento tra due movimenti laterali più mossi. A proposito delle indicazioni concernenti i tempi, va osservato che il primo movimento venne indicato da Händel sulla partitura originale come Andante Allegro, indicazione che equivale a quella di Allegro moderato che si riscontra sulle ristampe moderne del Concerto. Il secondo tempo, un Larghetto molto sostenuto, è scritto in sol minore. Il suo- modulo ritmico, e anche l'andamento melodico del suo tema ricordano alquanto la Ciaccona di Bach. A questo movimento si collega una cadenza dello strumento solista che, senza soluzioni di continuità, porta ad un Allegro conclusivo dove vengono sfruttati prevalentemente gli scintillanti suoni del registro acuto dell'arpa.

Giorgio Graziosi


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 3 ottobre 1965
(2) Testo tratto dal programma di sa del Concero dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Eliseo, 1 febbraio 1960


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Ultimo aggiornamento 7 luglio 2016