Queste Variazioni, composte nel settembre 1877, seguono a quattro anni di distanza le celebri Variazioni su tema di Haydn di Brahms e precedono di otto quelle, non meno note, di Franck (con pianoforte, 1885) e di ventidue quelle di Elgar (1899).
Il tema - originale, a quanto è dichiarato nelte partitura - consta di una melodia di 20 battute in do maggiore, tono fondamentale dell'opera, in movimento Lento e tranquillo. Le Variazioni (27, più una Fuga finale) lo ripresentano in diverse forme strumentali, ritmiche, armoniche e in vari aspetti tonali assumendo anche talora fisionomia di danze popolari czeche e passando da espressioni di piacevole leggerezza, come di Scherzo strumentale, ad altre drammatiche, impetuose o distesamente cantabili. I movimenti si susseguono nell'ordine seguente: Un poco più mosso quasi Allegretto (Var. 1, 2, 3,) - Più allegro (4, 5, 6,) - Tempo I (7, 8, 9,) - Vivace (10) - Meno mosso quasi Tempo I (11) - Poco Andante (solo di violino) (12) - Allegro (13) - Lento (14) - Maestoso, l'istesso tempo (15) - Vivace (16) - Allegro vivace (Scherzo) (17) - Larghetto (18) - Vivace (19) - Allegro vivace (Scherzo) (20) - Larghetto tempo (21, 22, 23) - Andante (24) - Più mosso quasi Allegretto (25 e 26) - Moderato. L'istesso tempo (27) - Finale (Fuga).
L'opera fu eseguita la prima volta a Praga, nello stesso anno della sua composizione. Maggiore diffusione essa ebbe dopo le esecuzioni dirette da Hans Richter a Londra e alla Filarmonica di Vienna.