Il Rondo in sol minore op. 94 venne scritto originariamente da Dvorak per violoncello e pianoforte e faceva parte del repertorio che il Trio Lachner-Wihan-Dvoràk portò in tournée nel 1892. La pagina, di gradevolissimo ascolto, è tripartita (A-B-A); la prima parte si apre col tema principale in sol minore esposto dal solista sul ritmico accompagnamento degli archi: è una melodia nostalgica dal forte sapore popolare che ricorda molto le Danze slave. A essa fa seguito il secondo tema in si bemolle maggiore, dolce e cullante, dal sapore di ninna nanna; prima viene esposto dal solista, poi viene ripreso dall'orchestra in re bemolle maggiore. Una breve transizione conduce alla ripresa del primo tema in sol minore ed alla conclusione della prima parte. La seconda parte (Più mosso. Allegro vivo), in sol maggiore, è una danza popolare, vera e propria esplosione di vitalità ritmica e di slancio virtuosistico. La ripresa della prima parte è regolare: al tema principale in sol minore fa seguito il secondo tema, ora in sol maggiore. La coda elabora elementi del secondo tema (violoncello) e del tema principale (orchestra) e conclude il Rondo con un "più che pianissimo" in pizzicato.
Alessandro De Bei