Il Notturno in do diesis minore op. postuma risale al 1830 ed era conosciuto inizialmente con due titoli diversi: Lento con gran espressione, come risulta dal manoscritto per l'album di Maria Wodzinska, e Adagio, secondo l'edizione del 1875. E' un brano contrassegnato da eleganza melodica, sorretta da un gioco armonico di piacevole e carezzevole inventiva.
Nel maggio del 1835 Chopin rivide a Dresda i Wodzircski, vecchi amici dei tempi di Varsavia. La loro figlia Maria destò l'interesse del compositore. Era stata allieva di John Field per il pianoforte, ed aveva talento di ritrattista; era già stata amata dal principe Napoleone (poi Napoleone III) e dal poeta Juliusz Slowacki. L'anno successivo i Wodzinski e Chopin si rividero a Dresda, e ne seguì un fidanzamento. Per Maria, Chopin aveva già scritto 'nel '35 il «Valzer» in la bemolle maggiore, nel '36 le inviò da Parigi otto liriche e un Lento, composto alcuni anni prima per la sorella Luisa. Questo Lento con grande espressione, in do diesis minore, fu battezzato notturno dagli editori. Chopin vi ha introdotto alcuni accenni ad altre sue composizioni, principalmente si riconoscono i temi del finale del «Concerto in fa minore» e quelli della lirica «Il desiderio della fanciulla». La composizione, poco elaborata, sembra circolare attorno ad un nucleo lirico fisso, dato dal quadro armonico del do diesis minore, su cui tutte le citazioni tematiche si dispongono e si amalgamano. Una forma di notturno costruita sull'accompagnamento notturno.
Gioacchino Lanza Tomasi