Notturno in fa diesis maggiore per pianoforte, op. 15 n. 2, BI 55, C 112


Musica: Fryderyk Chopin (1810 - 1849)
Organico: pianoforte
Composizione: 1830 - 1831
Edizione: Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1833
Dedica: Ferdinand Hiller
Guida all'ascolto (nota 1)

Tra le forme musicali più care a Chopin vi fu quella del «Notturno» al quale nella produzione del musicista furono dedicati cinque numeri d'opus. Si tratta di una forma libera che Chopin aveva mutuato fin dagli anni giovanili dal compositore inglese John Field.

Caratteristica delle composizioni del Field erano l'accompagnamento in forma di accordi arpeggiati e la tecnica omofona tendente a mettere in evidenza la linea melodica della mano destra come elemento principale della composizione. Sono caratteristiche che saranno riprese da Chopin, il quale non si accontentò però di quello che il Field aveva elaborato, acquisendo tali elementi formali, ma aggiungendovi oltre alla sua genialità nuovi elementi.

Il «Notturno» in fa diesis è il secondo dell'opera 15 e fu composto nel 1830/1831 con dedica al signor Hiller, pianista e compositore da lui conosciuto durante il primo soggiorno parigino ed a lui legato da sentimenti di sincera amicizia. A proposito di questa pagina - divisa in tre sezioni: Larghetto - Doppio movimento - Tempo I - scrive in un libro dedicato al compositore polacco Wekeling Dry: « ... esso è un vero poema sonoro in miniatura a carattere orientale. Il suo tema principiale ha un grande fascino melodico e il secondo tema contrastante si basa su un gruppo caratteristico di cinque note. I passaggi fortemente cromatici contribuiscono alla bellezza di questo «Notturno» fresco nel trattamento e nell'effetto e il ritorno del primo tema nella ripresa è sereno e solenne.. ».

Gianfilippo De' Rossi


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia;
Roma, Sala Accademica di via dei Greci, 15 novembre 1968


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Ultimo aggiornamento 9 aprile 2014