Tendres reproches, op. 72 n. 3


Musica: Petr Ilic Cajkovskij (1840-1893)
Organico: pianoforte
Composizione: 3 maggio 1893
Edizione: Jurgenson, Mosca, 1893
Dedica: Avgust Antonovich Gerke
Guida all'ascolto (nota 1)

Nel suo ultimo anno di vita, 1893, Cajkovskij riprese alcuni brevi pezzi per pianoforte già composti, ne scrisse altri, e mise insieme una raccolta di diciotto numeri che pubblicò con il numero d'opera 72. Raccolta, non ciclo organico, in cui manca un ordinamento tonale generale e in cui si incontrano caratteri diversissimi che vanno dall'intimismo romantico alla brillantezza della pagina da concerto. Si tratta quindi - e non lo diciamo in senso negativo - di uno zibaldone che veniva offerto e al pubblico dei pianisti dilettanti e al pubblico dei pianisti professionisti. Né gli uni né gli altri mostrarono però di apprezzare l'offerta, e solo due dei diciotto pezzi - il n. 2, Berceuse, e il n. 12, L'Espiègle - divennero veramente noti. L'Espiègle e il n. 15, Un poco di Chopin, raggiunsero poi una grande fama, ma come musica di balletto, perché furono inseriti, con la strumentazione di Riccardo Drigo, nella versione del Lago dei cigni che è tuttora in repertorio al Kirov di Leningrado.

Il titolo del n. 3, Tendres reproches (Teneri rimproveri), basta a indicare il quadretto di genere, intimistico-amoroso, che è una costante dell'arte familiare della borghesia ottocentesca. Esponendo il primo tema prima in registro medio-acuto, poi in registro medio-grave, Cajkovskij ci suggerisce anche, inequivocabilmente, la voce femminile e la voce maschile. E nella parte centrale, il cui tema è derivato dal primo, ci dice anche che i rimproveri sono diventati, da teneri, scherzosi.

Piero Rattalino


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto del Maggio Musicale Fiorentino,
Firenze, Teatro Comunale, 4 maggio 1988

I testi riportati in questa pagina sono tratti, prevalentemente, da programmi di sala di concerti e sono di proprietà delle Istituzioni o degli Editori riportati in calce alle note.
Ogni successiva diffusione può essere fatta solo previa autorizzazione da richiedere direttamente agli aventi diritto.


Ultimo aggiornamento 7 aprile 2016