Nel frastuono del ballo, op. 38 n. 3

per soprano e pianoforte

Musica: Petr Ilic Cajkovskij (1840-1893)
Testo: Aleksej Konstantinovic Tolstoj Organico: soprano, pianoforte
Composizione: Clarens, 23 febbraio - Kamenka, 8 giugno 1878
Edizione: Jurgenson, Mosca, 1878
Dedica: Anatolij Il'ic Cajkovskij
Testo (nota 1)

Nel frastuono del ballo

Nel frastuono del ballo
fra gli inganni della vanità mondana,
ti intravidi per caso.
Ma avevi il volto misteriosamente celato,
solo gli occhi turbati si scorgevano,
e si udiva il suono della tua voce divina,
simile al richiamo di una zampogna lontana
e a uno scherzoso mormorio del mare.

Amai la tua figura sottile,
la tua aria pensosa e riflessiva,
e ancora posso udire nel mio cuore
echeggiare il tuo riso triste e melodioso.
Vegliando solitario nella notte
mi piace giacere per un po';
e torno a vedere la tristezza dei tuoi occhi
a udire il riso nella tua voce.
Triste mi addormento
e sogno sogni che non comprendo.
Non so se ti amo.
Ma mi sembra d'amarti.
(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto del Maggio Musicale Fiorentino,
Firenze, Teatro della Pergola, 6 giugno 1980

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Ultimo aggiornamento 30 ottobre 2018