Nocturne symphonique, op. 43, KV 262

per orchestra

Musica: Ferruccio Busoni (1866 - 1924)
Organico: 3 flauti, oboe, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti, controfagotto, 3 corni, timpani, grancassa, piatti, tam-tam, celesta, arpa, archi
Composizione: ottobre 1912 - 6 luglio 1913
Prima esecuzione: Berlino, Singakademie, 12 marzo 1914
Edizione: Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1914
Dedica: Oskar Fried
Guida all'ascolto (nota 1)

Dedicato al direttore d'orchestra Oskar Fried, il Notturno sinfonico op. 43 fu composto da Busoni nel 1912 e fu edito da Breitkopf e Härtel nel 1914. «Col Nocturne Symphonique - scriveva il compositore alla moglie Gerda nel gennaio 1913 - dovrei considerare conclusa la serie dei lavori preparatori; col che non è detto che cammin facendo non continui ad arricchire il mio vocabolario musicale». Nel luglio dello slesso anno egli scriveva: «Il Nocturne Symphonique, dopo esame e revisione definitiva, mi sembra presentare una certa perfezione». In una lettera del settembre ne parlava come di «un pezzo tessuto di fibrille nervose».

Il brano è infatti ancora concepito essenzialmente secondo il sistema tonale, ma, aia melodicamente, sia armonicamente, è percorso da sottili vibrazioni che preludono alla successiva evoluzione del linguaggio busoniano. L'atmosfera di notturno è creata da un lieve intersecarsi di linee melodiche, dissolte in un alone timbrico delicatamente sfumato. L'armonia, assai ricercata e mobile, contribuisce a determinare un tono di instabile rèverie.


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 3 febbraio 1960

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Ultimo aggiornamento 4 dicembre 2013