On this Island, op. 11

Cinque pezzi per soprano e pianoforte

Musica: Benjamin Britten (1913 - 1976)
Testo: Wystan Hugh Auden
  1. Let the florid music praise! - Maestoso non troppo presto
  2. Now the leaves are falling fast - Lento
  3. Seascape - Allegro molto
  4. Nocturne - Andante piacevole
  5. As it is, plenty - Allegretto ritmico, non troppo presto
Organico: soprano, pianoforte
Composizione: 5 maggio - 12 ottobre 1937
Prima esecuzione: Londra, Broadcasting House Concert Hall, 19 novembre 1937
Edizione: Boosey & Hawkes, Londra, 1938
Dedica: Christopher Isherwood
Guida all'ascolto (nota 1)

Il ciclo di liriche On this Island op. 11 rappresenta la prima vera collaborazione fra Benjamin Britten e il poeta Wystan Hugh Auden, la cui personalità doveva esercitare una profonda influenza sull'autore inglese. Un rapporto di amicizia e di reciproca ammirazione legava Auden e Britten; i due artisti si erano conosciuti nel 1935 in occasione di un paio di film ai quali avevano collaborato rispettivamente come sceneggiatore e autore della colonna sonora. In seguito Britten avrebbe posto in musica vari cicli di liriche di Auden, nonché il brano Ballad of Heroes, dedicato ai soldati britannici che avevano combattuto nella guerra civile spagnola. Auden, non a caso, era un letterato impegnato in prima fila per la difesa delle libertà contro i pericoli delle dittature fasciste. Animirato dall'esempio del poeta - che aveva lasciato l'Inghilterra alla ricerca di un luogo dove l'assenza di radici gli consentisse di estrinsecare completamente il suo talento - anche Britten nell'estate 1939 approdò in America insieme al suo compagno Peter Pears, prima in Canada e poi negli USA. Sarebbe ripartito solamente due anni e mezzo più tardi. Oltre all'influenza di Auden e al clima internazionale, ad abbandonare l'Inghilterra lo aveva spinto anche il mancato riconoscimento del suo talento.

Si comprende quindi l'importanza della piccola raccolta di cinque liriche nella vicenda personale ed artistica del compositore. On this Island (che Auden dedicò a Christopher Isherwood) è il primo incontro diretto di Britten con la poesia di Auden (dopo il ciclo per voce e orchestra Our Hunting Fathers, il cui testo non è però direttamente di Auden) nonché il primo ciclo di Britten per voce e pianoforte; anche se non si dovrebbe parlare di un ciclo unitario ma piuttosto di una raccolta di liriche sullo stesso tema. Scritta nell'autunno del 1937, la raccolta ebbe la prima esecuzione in una ripresa radiofonica del 19 novembre, con la voce di Sophie Wyss accompagnata dall'autore.

Del tutto evidente è l'affinità elettiva fra i versi di Auden e la musica di Britten. Il testo poetico mostra movenze barocchiste, nelle frequenti figure retoriche come nell'intonazione aulica dei versi, che si sviluppano secondo rime complesse e una fluida, magistrale plasticità che offre una immagine idealizzata della terra cantata. La veste musicale raccoglie tutti questi spunti. Già in Let the Florid Music Praise Britten guarda indietro verso il barocco, richiamando stilemi haendeliani, secondo un principio che non è di imitazione ma piuttosto di rielaborazione. Classicistiche sono le tre liriche centrali; Now the leaves are falling fast pxocede verso un progressivo stemperamento della tensione; Seascape mostra un accompagnamento fluente e evocativo che sostiene una libera e limpida linea melodica; Nocturne è un bozzetto basato sull'economia dei mezzi, che puntano sulla continua trascolorazione dell'armonia. Quanto all'ultima lirica, As it is, plenty, Britten abbandona, con l'eclettismo che gli è proprio i richiami al passato e punta invece sulla ballata popolare, breve e graffiante nella sua intonazione scanzonata; una conclusione che è stata talvolta giudicata non del tutto coerente ed adeguata rispetto al rimanente della raccolta.


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di via delle Conciliazione, 20 ottobre 1999

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Ultimo aggiornamento 27 marzo 2014