Quintetto n. 10 per flauto e archi in re maggiore, op. 19 n. 4, G 428


Musica: Luigi Boccherini (1743-1805)
  1. Adagio
  2. Minuetto: Con moto - Trio
Organico: flauto, 2 violini, viola, violoncello
Composizione: 1774
Edizione: Chevardière, Parigi, 1776 circa (come op. XXV n. 4)
Guida all'ascolto (nota 1)

Questa composizione risale al 1774 e venne pubblicata per la prima volta dall'editore Sieber di Parigi con il numero d'opera 25. L'autografo è fino ad ora rimasto sconosciuto. Nei quattro caratteristici tempi va rilevato un carattere decisamente spagnolo. Come si sa, le prime opere composte per la Corte di Madrid non ottennero presso il re il successo che Boccherini si attendeva. Fu forse allora che il compositore volle accontentare l'infante Don Luigi, con lavori più caratteristici. Poco dopo gli venne concesso il titolo di «compositore e virtuoso di camera».

Mario Rinaldi


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di Via della Conciliazione, 5 aprile 1963

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Ultimo aggiornamento 29 novembre 2014