Quintetto n. 12 in do maggiore per pianoforte e archi, op. 57 n. 6, G 418


Musica: Luigi Boccherini (1743-1805)
  1. Allegretto. Un poco presto
  2. Marcia: Lento
    Utilizza "La marcia notturna delle strade di Madrid" dal quinto movimento del Quintetto op. 30 n. 6, G 324
  3. Polonaise: Allegretto
Organico: pianoforte, 2 violini, viola, violoncello
Composizione: 1798 - 1799
Edizione: Nouzou, Parigi, 1820 (come opera postuma) Dedica: à la Nation Francaise
Guida all'ascolto (nota 1)

Definito dal musicologo tedesco Rudolf Gerber "il più grande compositore strumentale italiano del 700", e da considerare senza meno come l'ultimo erede del Settecento strumentale italiano nonché la punta avanzata del nascente romanticismo, Luigi Boccherini nasce a Lucca nel 1743 e muore a Madrid nel 1805.

Autore di qualcosa come 13 concerti solistici, una trentina di sinfonie e varie composizioni vocali, nell'ambito più strettamente cameristico Boccherini scrisse circa 350 fra sonate, trii, quartetti, quintetti, sestetti e ottetti, salvo altre opere di dubbia attribuzione, viste la incertezze che ancora si addensano sulla produzione del grande lucchese di Spagna o del grande spagnolo di Lucca, come si preferisce.

Virtuoso di violoncello tra i primi che la storia della musica ricordi, geniale innovatore della tecnica di questo strumento, componente del primo complesso quartettistico che si conosca (con Nardini e Manfredi violinisti, Cambini violista), Boccherini è oggi universalmente riconosciuto come il creatore del quintetto moderno nel quale, superato il concetto del basso continuo, si realizza una "conversazione" che assegna ad ogni strumento una propria individualità, coordinata nell'insieme.

I suoi quintetti, esclusi i rifacimenti e gli adattamenti, superano il numero di 150: la maggior parte sono per soli archi (con due viole o due violoncelli) mentre gli altri uniscono al quartetto di archi la presenza di un oboe o flauto o di un pianoforte. A quest'ultima formazione corrispondono due gruppi di sei quintetti ciascuno, il secondo dei quali, composto dal maestro lucchese nel 1799, venne pubblicato postumo a Parigi nel 1820, senza numero d'opus.

Catalogati oggi come op. 57 i "Sei Quintetti concertati tra forte-piano, due violini, viola e violoncello, opera grande dedicata alla Nazione e Repubblica Francese", sono considerati, in virtù del loro innegabile garbo settecentesco, tra i più eleganti ed esemplari lavori di Boccherini.

Il sesto di tali quintetti si apre con un Allegretto, svolto come un gioco piacevole di proposte e rimandi fra i vari strumenti, assumendo a volte un carattere che sembra richiamarsi a taluni modi da Ouverture all'italiana. Il discorso tende ad assumere in alcuni momenti inflessioni più serie ed elaborate, ma ben presto riprende il sopravvento l'atmosfera brillante e spensierata.

Il secondo movimento, in tempo di Marcia, è costituito dalle Variazioni (undici) sul famoso tema della Ritirata della Guardia; questo tema è ripreso dalla parte finale della famosa "Musica notturna delle strade di Madrid" che costituisce il quintetto n. 6 dell'op. 30 [G 324 n.d.r.], composto da Boccherini nel 1780. Le Variazioni, che possiamo considerare come un vero e proprio esempio di "musica a programma", descrivono l'avvicinarsi, il passaggio e l'allontanamento di un plotone di soldati della Guardia che rientrano in caserma. Sono pagine di musica vivace, incisiva e dal carattere prevalentemente ritmico nelle quali il tema della Ritirata viene giocato, di Variazione in Variazione, tra archi e pianoforte con costante inventiva e innegabile originalità.

In tempo Allegretto, segue senza interruzione una Polonaise che, sin dall'inizio, mostra di aver perduto l'originario carattere maestoso a favore di un andamento discorsivo e quasi scanzonato che coinvolge nel suo brio le varie combinazioni strumentali.

Salvatore Caprì


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 27 novembre 1985

I testi riportati in questa pagina sono tratti, prevalentemente, da programmi di sala di concerti e sono di proprietà delle Istituzioni o degli Editori riportati in calce alle note.
Ogni successiva diffusione può essere fatta solo previa autorizzazione da richiedere direttamente agli aventi diritto.


Ultimo aggiornamento 20 marzo 2014