Il Quintetto di Boccherini in re minore op. 18 n. 5, risale al 1774 ed è in tre tempi con l'esclusione del minuetto. Il componimento presenta una salda costruzione formale, sin dall'Allegro moderato del primo tempo, dove il dialogo fra i due temi si arricchisce di spunti virtuosistici evocanti un clima concertante. Il quadro delle modulazioni è ingegnoso e alterna motivi pensosi ad altri più spigliati e brillanti. Da segnalare il caratteristico duetto fra il primo violoncello e il secondo violino, prima della ripresa a mò di coda del tema iniziale.
Il Lento del secondo tempo ha uno svolgimento solenne e nobile, così da far pensare all'avvio del secondo tempo del Quarto Concerto beethoveniano per pianoforte e orchestra. Ad un certo momento il violino accenna ad un delicato arabesco di purissima espressione.
L'Allegro con moto è caratterizzato all'inizio da un'atmosfera misteriosa; poi assume una robustezza e un'ampiezza quasi, sinfonica, spegnendosi nelle ultime otto misure su un tema inatteso e di effetto sorprendente.