Quintetto per archi n. 23 in re minore, op. 18 n. 5, G 287


Musica: Luigi Boccherini (1743-1805)
  1. Allegro moderato (re minore)
  2. Lento (sol minore)
  3. Allegro, e con bastante moto (re minore)
Organico: 2 violini, viola, 2 violoncelli
Composizione: 1774
Edizione: La Chevardière, Parigi, 1775 circa (come op. XVII n. 5)
Guida all'ascolto (nota 1)

Il Quintetto di Boccherini in re minore op. 18 n. 5, risale al 1774 ed è in tre tempi con l'esclusione del minuetto. Il componimento presenta una salda costruzione formale, sin dall'Allegro moderato del primo tempo, dove il dialogo fra i due temi si arricchisce di spunti virtuosistici evocanti un clima concertante. Il quadro delle modulazioni è ingegnoso e alterna motivi pensosi ad altri più spigliati e brillanti. Da segnalare il caratteristico duetto fra il primo violoncello e il secondo violino, prima della ripresa a mò di coda del tema iniziale.

Il Lento del secondo tempo ha uno svolgimento solenne e nobile, così da far pensare all'avvio del secondo tempo del Quarto Concerto beethoveniano per pianoforte e orchestra. Ad un certo momento il violino accenna ad un delicato arabesco di purissima espressione.

L'Allegro con moto è caratterizzato all'inizio da un'atmosfera misteriosa; poi assume una robustezza e un'ampiezza quasi, sinfonica, spegnendosi nelle ultime otto misure su un tema inatteso e di effetto sorprendente.


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Auditorio di Via della Conciliazione, 18 maggio 1990

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Ultimo aggiornamento 5 aprile 2014