Preludio, fuga e Allegro in mi bemolle maggiore per liuto, BWV 998


Musica: Johann Sebastian Bach (1685 - 1750)
  1. Praludium
  2. Fuga
  3. Allegro
Organico: liuto o clavicembalo
Composizione: 1740 - 1745
Edizione: Peters, Lipsia, 1837
Guida all'ascolto (nota 1)

Il Preludio, Fuga e Allegro in mi bemolle maggiore BWV 998 ci è pervenuto in un manoscritto autografo risalente al 1740-45, e recante come intestazione la scritta «Prelude pour la Luth ò Cembal». Si tratta insomma di brano destinato parallelamente a due diversi strumenti, liuto o cembalo, secondo una prassi assai diffusa, per cui la pagina musicale ha una sostanziale autonomia da una unica e precisa fonte di produzione del suono. Tuttavia è opportuno sottolineare come proprio negli anni di Lipsia (1723-1750) Bach mostri una particolare attenzione al liuto, strumento privilegiato della borghesia intellettuale cittadina. È la limitata diffusione del liuto che possiamo immaginare all'origine della destinazione polistrumentale. Le tre sezioni che compongono il brano devono essere considerate probabilmente come una suite mutila, nel gusto francese; dopo la canonica coppia preludio e fuga (il preludio di tipo improvvisatorio, la fuga ovviamente di scrittura rigorosa), la terza sezione ha il carattere di una «cornante».

Arrigo Quattrocchi


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 11 ottobre 1993


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Ultimo aggiornamento 30 giugno 2014