Herzlich tut mich verlangen, BWV 727

Corale in si minore per organo

Musica: Johann Sebastian Bach (1685 - 1750)
Melodia: Hans Leo Hassler
Organico: organo
Composizione: 1708 - 1717
Edizione: Peters, Lipsia, 1846
Guida all'ascolto (nota 1)

Nel caso del Corale Herzlich tut mir verlangen BWV 727 il tema, tratto da una melodia profana, e anzi di tono persino amoroso dell'organista Hans Leo Hassler (1564-1612), è stata resa celebre dall'uso che Bach ne ha fatto in uno dei suoi capolavori più noti, la Matthäus Passion. Il trattamento organistico è in questo caso miniaturistico, intimista, con una polifonia intensa ed espressiva.

Nel 1720, in cerca di una collocazione musicale prestigiosa, Bach si era recato ad Amburgo per concorrere all'assegnazione del posto di organista nella Jakobikirche. L'uso corrente, in quel luogo, era di nominare, presumibilmente fra candidati di uguale abilità, colui che avesse versato nella cassa della chiesa l'offerta più alta. Chi aveva invitato Bach voleva evidentemente rompere questa consuetudine, poiché era noto sia che non avesse rivali all'organo, sia che avesse un carattere assai poco disposto agli intrighi, oltre a insufficienti disponibilità economiche. La strada seguita dalle autorità locali fu quella di cercare un compromesso, ma l'inflessibilità di entrambe le parti nella difesa dei rispettivi principi fu tale da non approdare a nulla: Bach rimase a Köthen, malgrado la posizione marginale di quella corte, e ad Amburgo andò Johann Joachim Heitmann, previo un versamento di una generosissima offerta di 4.000 marchi. Fra i membri della commissione giudicatrice c'era il pastore Erdmann Neumeister, autore di molti testi per cantate sacre ai quali Bach attinse regolarmente per le sue composizioni. Johann Mattheson riportò anni dopo il suo commento alla vicenda: «Se un angelo scendesse dal cielo per diventare organista di questa chiesa e suonasse divinamente, ma si presentasse senza soldi, non avrebbe che da riprendere il volo, perché ad Amburgo non verrebbe accettato».

Stefano Catucci


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Basilica di Santa Maria degli Angeli, 25 maggio 2000


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Ultimo aggiornamento 22 febbraio 2015