Dazu ist erschienen der Sohn Gottes (Per questo
è venuto al mondo il figlio di Dio), BWV 40
Cantata in fa maggiore per soli, coro e orchestra
Musica: Johann Sebastian Bach (1685 - 1750)
Testo: autore ignoto
Occasione:
2° giorno della festa di Natale
- Dazu
ist erschienen der Sohn Gottes
Coro in fa
maggiore per coro e tutti gli strumenti
Riutilizzato nel Cum Sancto
Spiritu della Messa BWV 233
- Das
Wort ward Fleisch und wohnt in der Welt
Recitativo in fa maggiore/si bemolle maggiore per tenore e continuo
- Die
Sünd macht Leid
Corale in sol minore per coro,
2 oboi, corno, archi e continuo
- Höllische
Schlange, wird dir nicht bange?
Aria in
re maggioreper basso, 2 oboi, archi e continuo
- Die
Schlange, so im Paradies
Recitativo in si
bemolle maggiore per contralto, archi e continuo
- Schuttle
deinen Kopf und sprich
Corale in re minore
per coro, 2 oboi, corno, archi e continuo
- Christenkinder,
freuet euch!
Aria in fa maggiore
per tenore, 2 oboi, 2 corni e continuo
- Jesu,
nimm dich deiner Glieder ferner in Genaden an
Corale in fa minore per coro, 2 oboi, corno, archi e continuo
Organico:
contralto tenore, basso, coro misto, 2 oboi, 2 corni, 2
violini, viola, continuo
Composizione:
Lipsia, 1723
Prima esecuzione:
Lipsia, Thomaskirche, 26 dicembre 1723
Edizione:
Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1857
Per Da(r)zu
ist
erschienen der Sohn Gottes BWV40 ("Per questo è
venuto al mondo il figlio di Dio"), eseguita alla chiesa di san Nicola
il giorno di santo Stefano del 1723, Bach fece ricorso al modulo che
pone in particolare rilievo la pagina di apertura, un coro vivace e
solenne al tempo stesso, nel quale il contrasto tra la fonte del bene e
quella del male, sconfitta, viene messo in evidenza tramite gesti
musicali molto netti, scolpiti. Una breve introduzione orchestrale
concentra in pochissime battute episodi in dialogo che coinvolgono
prima i corni, poi gli oboi, quindi gli archi. La parte del coro
è articolata in tre sezioni, l'ultima delle quali ripete la
prima in forma variata, mentre quella centrale, più ampia,
segue lo stile rigoroso della fuga. Due sono le arie, una destinata
alla voce di basso, l'altra al tenore. La prima ha un carattere
più drammatico, rappresentativo, accentuata dal ritmo
nervoso che ne sostiene lo svolgimento. La seconda è
più aperta e spettacolare, dando vita a florilegi melodici
che coinvolgono non solo la voce, ma anche gli oboi e persino la parte
del basso continuo. In questo caso Bach riprende uno degli usi
più antichi della musica sacra e concentra su una singola
espressione del testo l'uso di un intenso decorativismo musicale:
freuet euch,
"rallegratevi", parole che riassumono in una sola tonalità
emotiva
l'intera esperienza della Natività.
Stefano Catucci
(1)
Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia Filarmonica Romana,
Roma, Teatro Olimpico, 11 dicembre 2005
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Ultimo aggiornamento 20 luglio 2013