1. CORO DI VENTI | |
Zerreißet, zersprenget,
zertrümmert die Gruft, Die unserm Wüten Grenze gibt! Duchbrechet die Luft, Daß selber die Sonne zur Finsternis werde, Duchschneider die Fluten, durchwühlet die Erde, Daß sich der Himmel selbst betrübt! |
Distruggete, frantumate,
sconquassate l'antro che argina il nostro furore! Sprigionatevi nell'aria, così che il sole stesso piombi nell'oscurità, Imperversate sui mari, battete la terra, così che il clielo stesso ne sia rattristato! |
2. EOLO (recitativo) | |
Ja! Ja! Die Stunden sind nunmehro nah, Daß ich euch treuen Untertanen Den Weg aus eurer Einsamkeit Nach bald geshloßner Sommerszeit Zur Freiheit werde bahnen. Ich geb euch Macht, Vom Abend bis zum Morgen, Vom Mittag bis zur Mitternacht Mit eurer Wut zu rasen, Die Blumen, Blätter, Klee Mit Kälte, Frost und Schnee Entsetzlich anzublasen. Ich geb euch Macht, Die Zedern umzuschmeißen Und Bergegipfel aufzureißen. Ich geb euch Macht, Die ungestümen Meeresfluten Durch euren Nachdruck zu erhöhn, Daß das Gestirne wird vermuten, Ihr Feuer soll durch euch erlöschend untergehen |
Sì! Sì! Si avvicina ormai il momento, in cui l'estate, fra poco, sarà finita, in cui vi spianerò la via, fedeli sudditi, alla libertà dal vostro isolamento. Vi do il potere d'imperversare con la vostra furia dalla sera al mattino, da mezzogiorno a mezzanotte, di soffiare con violenza su fiori, foglie e trifogli, col freddo, il ghiaccio e la neve. Vi do il potere di sradicare i cedri e devastare le cime delle montagne. Vi do il potere d'innalzare col vostro impeto le violente onde del mare, così che le stelle possano pensare che i loro fuochi ne vengano spenti. |
3. EOLO (aria) | |
Wie will ich lustig lachen, Wenn alles durcheinandergeht! Wenn selbst der Fels nicht sicher steht Und wenn die Dächer krachen, So will ich lustig lachen! |
Come riderò di gusto quando tutto sarà messo sottosopra! Quando nemmeno la roccia sarà più salda e quando i tetti si frantumeranno: allora riderò di gusto! |
4. ZEFIRO (recitativo) | |
Gefürcht'ter Äolus, Dem ich im Schöße sonsten liege Und deine Ruh vergnüge, Laß deinen harten Schluß Mich doch nicht allzufrüh erschrecken; Verziehe, laß in dir, Aus Gunst zu mir, Ein Mitleid noch erwecken! |
Temibile Eolo, al quale di solito giaccio in grembo, dilettando il tuo riposo: non permettere che la tua decisione terribile mi spaventi troppo presto. Cedi, permetti che, per riguardo a me, la compassione si risvegli ancora in te! |
5. ZEFIRO (aria) | |
Frische Schatten, meine Freude, Sehet, wie ich schmerzlich scheide, Kommt, bedauret meine Schmach! Windet euch, verwaisten Zweige, Ach! ich schweige, Sehet mir nur jammernd nach! |
Ombre fresche, mia gioia, vedete con quanto dolore mi allontano, venite, piangete il mio affronto. Intrecciatevi, rami abbandonati, ah, io taccio: contemplate la mia desolazione! |
6. EOLO (recitativo) | |
Beinahe wirst du mich bewegen, Wie? seh ich nicht Pomona hier Und, wo mir recht, die Pallas auch bei ihr? Sagt, Werte, sagt, Was fordert ihr von mir? Euch ist gewiß sehr viel damn gelegen. |
Quasi mi commuovi. Ma come? Non vedo qui Pomona? E, se non erro, con lei c'è anche Pallade. Dite, egregie, dite, cosa desiderate da me? È senz'altro qualcosa che vi sta molto a cuore. |
7. POMONA (aria) | |
Können nicht die roten Wangen, Womit meine Früchte prangen, Dein ergrimmtes Herze fangen, Ach, so sage, kannst du sehen, Wie die Blätter von den Zweigen Sich betrübt zur Erde beugen, Um ihr Elend abzuneigen, Das an ihnen soll geschehn. |
Se non possono le guance rosse di cui brillano i miei frutti catturare il tuo cuore corrucciato, ah, di' allora, puoi guardare come le foglie sui rami si curvano tristi verso terra per contrastare la disgrazia che capiterà loro? |
8.
POMONA E PALLADE (recitativo) POMONA |
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So willst du, grimmger Äolus, Gleich wie ein Fels und Stein Bei meinen Bitten sein? |
Resterai dunque, Eolo irato, come una roccia, una pietra di fronte alla mia preghiera? |
PALLADE | |
Wohlan! ich will und muß Auch meine Seufzer wagen, Vielleicht wird mir, Was er, Pomona, dir Stillschweigend abgeschlagen, Von ihm gewährt. |
Via! Devo e voglio
anch'io dar fiato ai miei sospiri: forse otterrò ciò che a te, Pomona, [Eolo] ha rifiutato col suo silenzio |
PALLADE E POMONA | |
Wohl! wenn et gegen mich/dich sich gütiger erklärt | Speriamo che si mostri più cortese con me/te. |
9. PALLADE (aria) | |
Angenehmer Zephyrus, Dein von Bisam reicher Kuß Und dein lauschend Kühlen Soll auf meinen Höhen spielen. Großer König Äolus, Sage doch dem Zephyrus, Daß sein bisamreicher Kuß Und sein lauschend Kühlen Soll auf meinen Höhen spielen. |
Zefiro amabile, il tuo bacio ricco di muschio e la tua piacevole freschezza devono giocare sulle mie cime. Gran re Eolo, ordina dunque a Zefiro che il suo bacio ricco di muschio e la sua piacevole freschezza giochino sulle mie cime. |
10.
PALLADE E EOLO (recitativo) PALLADE |
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Mein Äolus, Ach, störe nicht die Fröhlichkeiten, Weil meiner Musen Helikon Ein Fest, ein' angenehme Feier Auf seinen Gipfein angestellt. |
Mio Eolo, non rovinare i momenti di festa: l'Elicona delle mie Muse ha infatti preparato sulle sue cime una festa, una piacevole celebrazione. |
EOLO | |
So sage mir: Warum dann dir Besonders dieser Tag so teuer, So wert und heilig fällt? O Nachteil und Verdruß! Soll ich denn eines Weibes Willen In meinem Regiment erfüllen? |
Dimmi allora: perché dunque proprio questo giorno ti è tanto caro, tanto prezioso e sacro? O danno e dispetto! Dovrò dunque nel mio regno acconsentire ai desideri di una donna? |
PALLADE | |
Mein Müller, mein August, Der Pierinnen Freud und Lust. |
Il mio Müller, il mio Augusto gioia e piacere delle Pieridi, |
EOLO | |
Dein Müller, dein August! | Il tuo Müller, il tuo Augusto! |
PALLADE | |
Und mein geliebter Sohn, | e il mio amato figlio, |
EOLO | |
Dein Müller, dein August! | Il tuo Müller, il tuo Augusto! |
PALLADE | |
Erlebet die vergnügten Zeiten, Da ihm die Ewigkeit Sein weiser Name prophezeit. |
viva momenti felici, poiché il suo nome sapiente gli predice l'eternità. |
EOLO | |
Dein Müller! dein August! Der Pierinnen Freud und Lust Und dein geliebter Sohn, Erlebet die vergnügten Zeiten, Da ihm die Ewigkeit Sein weiser Name prophezeit. Wohlan! ich lasse mich bezwingen, Euer Wunsch soll euch gelingen. |
Il tuo Müller, il tuo Augusto! gioia e piacere delle Pieridi E tuo amato figlio, viva momenti felici, poiché il suo nome sapiente gli predice l'eternità. Orsù! Mi lascio convincere: si compirà il vostro desiderio. |
11. EOLO (aria) | |
Zurücke, zurücke, geflügelten Winde, Besänftiget euch; Doch wehet ihr gleich, So weht doch itzund nur gelind! |
Indietro, indietro, venti alati, calmatevi; continuate pure a soffiare, ma soffiate ora dolcemente. |
12.
PALLADE, POMONA E ZEFIRO (recitativo) PALLADE |
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Was Lust! | Che piacere! |
POMONA | |
Was Freude! | Che gioia! |
ZEFIRO | |
Welch Vergnügen! | Che diletto! |
A TRE | |
Entstehet in der Brust, Daß sich nach unsrer Lust Die Wünsche müssen fügen. |
ci nasce in seno ora che i desideri devono piegarsi al nostro piacere |
ZEFIRO | |
So kann ich mich bei grünen Zweigen Noch fernerhin vergnügt bezeigen. |
Posso allora mostrarmi ancora a lungo contento fra i rami verdi. |
POMONA | |
So seh ich mein Ergötzen An meinen reifen Schätzen |
Posso allora godere dei miei tesori maturi. |
PALLADE | |
So rieht ich in vergnügter Ruh Meines Augusts Lustmahl zu. |
Posso allora allestire nella pace e nel piacere il banchetto di delizie del mio Augusto. |
POMONA E ZEFIRO | |
Wir sind zu deiner Fröhlichkeit Mit gleicher Lust bereit. |
Ci disponiamo con uguale piacere alla tua festa. |
13.
POMONA E ZEFIRO POMONA |
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Zweig und Äste Zollen dir zu deinem Feste Ihrer Gaben Überfluß. |
Rami e ramoscelli portano in tributo alla tua festa l'abbondanza dei loro doni. |
ZEFIRO | |
Und mein Scherzen soll und muß, Deinen August zu verehren, Dieses Tages Lust vermehren. |
E il mio gioco accrescerà, come deve, la gioia di questo giorno per onorare il tuo Augusto. |
POMONA E ZEFIRO | |
Ich bringe die Früchte / mein Lispeln mit Freuden
herbei, Daß alles zum Scherzen vollkommener sei. |
lo vi porto con gioia i miei frutti / il mio sussurro cosicché tutto renda più compiuto il divertimento. |
14. PALLADE (aria) | |
Ja! ja! ich lad euch selbst zu diesser Feier ein; Erhebet euch zu meinen Spitzen, Wo schon die Musen freudig sein Und ganz entbrannt vor Eifer sitzen, Auf! lasset uns, indem wir eilen, Die Luft mit frohen Wünschen teilen! |
Sì, sì! Io stessa v'invito a questa festa; Salite alle mie cime, dove si trovano già liete le Muse e siedono tutte infiammate di ardore. Su! Mentre ci affrettiamo riempiamo l'aria di lieti auguri! |
15. CORO | |
Vivat August! August vivat! Sei beglückt, gelehrter Mann! Dein Vergnügen müsse blühen, Daß dein Lehren, dein Bemühen, Möge solche Pflanzen ziehen, Womit ein Land sich einstens schmücken kann. |
Viva Augusto! Viva Augusto! Sii felice, uomo dotto! Possano fiorire le tue gioie, possano il tuo insegnamento, lo tuo premure far crescere piante tali di cui un giorno la nazione possa adornarsi. |