Le Cantate sacre di Giovanni Sebastiano Bach, rimasteci in numero di circa 200, apparvero soprattutto nel periodo di Lipsia, cioè dal 1723 alla morte. Nel rito protestante tale forma fa parte dell'ufficio domenicale e di altri giorni festivi. I testi, tutti in lingua tedesca, sono un misto di versetti biblici, di strofe di cantici della poesia spirituale tedesca fiorita dalla Riforma e di parafrasi liriche composte in alcuni casi, forse, da Bach stesso e per lo più da verseggiatori del tempo, come quel Picander autore della parte, lirica del testo della Passione secondo San Matteo. Musicalmente la cantata di Bach si compone di 4 o 5 pezzi dove, accanto al carattere lirico che impronta di sè anche i recitativi, affiora non di rado quello virtuosistico, tanto che nel loro complesso le cantate furono definite una specie, di oratori, in piccolo, anche se si distinguono da quelli per l'assenza della narrazione dello «storico». Comune invece a entrambe le forme è l'elemento musicale del «corale» il quale, ove più ove meno elaborato, entra in veste ciclica o a sè stante nella composizione.
La Cantata della Purificazione di Maria («Mit Fried' und Freud' ich jahr dahin»: «E' con pace e con gioia che io me ne vado», secondo le parole del cantico di Simeone) è scritta per Flauto traverso, Oboe, Violini primi e secondi, Basso continuo e per le voci di Soprano (e Corno col soprano), Alto, Tenore, Basso. I cinque brani che la compongono alternano le tonalità di mi minore, si minore, sol maggiore.
Il primo brano è un 12/8 nel quale lo Schweitzer ravvisa un'andatura allusiva ai passi «di chi se ne va». Dopo una breve introduzione orchestrale le quattro parti vocali enunciano il testo da cui la cantata si contrassegna («Mit Fried'...»). Seguono un'Aria per contralto («Ich will...») e un Recitativo per basso («O Wunder...») accompagnato da soli archi e continuo. Il successivo Duetto è per tenore e basso e si svolge in forme imitative. Un breve Recitativo conduce al pezzo finale, un corale («Er ist das Heil...»), dove voci e strumenti si riuniscono in cinque parti.
Giorgo Graziosi