Nuove liriche tagoriane

per canto e pianoforte


Musica: Franco Alfano (1876 - 1954)
Testo: Rabindranath Tagore
  1. Gelosia
  2. Segreto
  3. Corsa
Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1935
Edizione: Ricordi, Milano, 1935
Dedica: Graziella Gazzera Valle

Orchestrate nel 1936
Testo (nota 1)

Gelosia
Perchè siedi là, e tintinni i tuoi braccialetti,
così per gioco?
Riempi la conca.
E' tempo che ritorni a casa.

Perchè muovi l'acqua con le mani e ogni tanto
guardi nella via se qualcuno giunge,
così per gioco?
Riempi la conca e vieni a casa.

Le ore della mattina passano,
l'acqua oscura scorre.
Le onde ridono e susurrano tra loro,
così per gioco.

Le nubi vacanti si
sono raccolte all'estremo orizzonte, dietro la collina.
Esse indugiano, ti guardano in viso,
e sorridono, per gioco.
Riempi la conca e vieni a casa.


Segreto
Non nascondere il segreto del tuo cuore,
amico mio!
Dillo a me, a me soltanto, in confidenza.
Tu che sorridi così soavemente,
dimmelo con dolcezza;
il mio cuore ascolterà,
i miei orecchi non udiranno.

La notte è profonda,
la casa è silenziosa,
i nidi degli uccelli tacciono nel sonno.
Rivelami, fra lagrime d'incertezza,
fra sorrisi tremanti,
fra la pena d'una dolce vergogna,
il segreto del tuo cuore.


Corsa
Corro come il cervo muschiato
che, ebbro del suo profumo,
si lancia nell'ombra della foresta.
E' una notte di maggio
e la brezza viene dal sud.
Smarrisco la via e cammino, cammino
cercando quel che non trovo,
e trovando quel che non cerco.

Dal mio cuore esce e palpita
l'immagine del mio desiderio.
La visione sfolgorante corre veloce.
Provo a serrarla tra le braccia,
ma mi elude, mi sfugge e smarrisco la via.
Cerco quel che non trovo
e trovo quel che non cerco.

(Traduzioni di M. Sesti Stramper)


(1) Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia,
Roma, Augusteo, 31 marzo 1935


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Ultimo aggiornamento 15 agosto 2021